Politica

Napoli, crolla un solaio: morta una donna polacca Un ferito sotto le macerie

Una donna di nazionalità polacca è morto a seguito del crollo del solaio di un edificio, ufficialmente disabitato ma all’interno del quale vivevano cittadini africani e dell’Est europeo. Feriti cinque extracomunitari, uno sotto le macerie

Napoli, crolla un solaio: 
morta una donna polacca 
Un ferito sotto le macerie

Napoli - Sono cinque le persone coinvolte nel crollo dell’edificio diroccato in via Gianturco a Napoli, tutti di nazionalità polacca. La persona deceduta è una donna. Un uomo è stato medicato presso l’ospedale Loreto Mare per escoriazioni, mentre altri due, illesi, sono attualmente negli uffici del Commissariato Vasto. Si cerca, invece, un’altra persona che, presumibilmente, è ancora sotto le macerie. Sul posto al lavoro ancora Vigili del fuoco, Polizia e agenti municipali che stanno bloccando il traffico in via Gianturco, nella zona orientale della città, in entrambi i sensi di marcia. Ancora incerte le cause che hanno provocato il crollo, avvenuto questa mattina verso le 8. La palazzina era abbandonata da tempo.

Quel che resta del palazzo crollato sono solo alcune finestre chiuse con imposte vecchie ed erbacce cresciute sulle pareti diroccate. Lo stabile, al civico 50 di una delle arterie principali della zona orientale del capoluogo campano, era abbandonato da circa dieci anni. Era rimasto in piedi soltanto il primo livello sorretto da alcune strutture in mattoni utili ad impedirne il crollo. Un edificio pericolante e non più abitato ormai da anni, ma che era stato utilizzato da gruppi di immigrati o cittadini senza dimora per ripararsi soprattutto durante la notte.

Un’occupazione abusiva, sottolineano sia vigili del fuoco che polizia che sono ancora al lavoro tra le macerie. La palazzina crollata appartiene ad alcuni privati che sono già stati identificati e sono ascoltati negli uffici del commissariato Vasto-Arenaccia. Secondo quanto si apprende la Procura ha aperto un’indagine per accertare eventuali responsabilità. L’edificio che ha ceduto parzialmente non è l’unico nelle stesse condizioni in zona. Sono diversi, infatti, gli ex capannoni o ex edifici abbandonati e divenuti "tana" per barboni o immigrati.

La zona orientale di Napoli, infatti, è soprattutto caratterizzata da spettri di industrie o piccole fabbriche oppure da palazzine in evidente stato di degrado. 

Commenti