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"Lì guadagni 3mila euro". Dopo mesi di silenzio i trafficanti di uomini si riorganizzano

Dopo il silenzio invernale dalle sponde mediterranee dell'Africa riprende l'attività di propaganda per spingere i migranti in Italia e in Europa e contrastare, così, gli accordi contro le partenze illegali

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"In Europa guadagni 3mila euro". Dopo mesi di silenzio i trafficanti di uomini si riorganizzano

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Dopo mesi di pausa, dall’altra parte del Mediterraneo riprendere la pressione propagandista per spingere quanti più migranti possibili in Europa. Il tempismo è perfetto: si avvicina la stagione migliore per le partenze ed è questo il momento di gettare l’amo nell’immenso mare dei giovanissimi, pronti a lasciare il loro Paese allettati dall’Eldorado, che non sanno essere inesistente. Le ultime cartucce propagandistiche, gli organizzatori le hanno sparate tra settembre e ottobre, prima che le condizioni meteomarine si facessero difficili. Nel frattempo, il governo ha continuato a muoversi, a cercare accordi con i Paesi africani, come testimonia la conferenza Italia-Africa e come testimonia anche il trattato con l’Albania. Si tratta di elementi di deterrenza che hanno fatto breccia nella volontà dei migranti, come testimonia il calo di arrivi rispetto al periodo ottobre-febbraio dell’anno precedente.

Ed è in ragione di questo che le organizzazioni che operano nel traffico di uomini tra Africa ed Europa stanno ora cercando nuovi strumenti di leva. Sono due i macro-elementi principali che, nell’ambito della propaganda, vengono utilizzati per convincere le persone a imbarcarsi sui barchini della morte: la religione e i guadagni. Quest’ultimo è quello che ha maggiore presa sui giovanissimi, che infatti affollano le carrette del mare. Promettere una vita di ricchezza e benessere in Europa, per sé e la famiglia, è una strategia ben rodata per i propagandisti, che smaniano per tornare a riempire i convogli e, quindi, guadagnare sulla pelle dei disgraziati.

Impara bene un mestiere prima di andare in Europa o, se non ne hai uno, impegnati a imparare in Maghreb, perché in Europa è molto ben pagato”, si legge in uno dei recenti messaggi dei trafficanti, che promettono stipendi da sogno: “Da 2500 a 3000 euro”. Ed ecco che i rampanti futuri migranti sembrano sgomitare per vantarsi delle professionalità acquisite, convinti che imbarcandosi sulle carrette ed entrando illegalmente in Europa potranno gonfiare le proprie tasche così facilmente. “Apprendista e ora costruttore in Algeria, quest'anno proverò a partire”, scrive Brahum. E poi: “Grazie a Dio sono un meccanico”. Yves, riferendosi alle professionalità maggiormente pagate in Europa, azzarda un elenco: “Idraulici, saldatori, pittori…”. E poi c’è chi si vanta di saper aggiustare i tetti, chi di saper fare i massetti. Si sta preparando una nuova ondata dall’altra parte del Mediterraneo, fomentata e alimentata dalla propaganda che ha l’unico obiettivo di mettere in cassa quanti più dinari possibili.

E noi non sappiamo chi metterà piede nel nostro Paese, spinto da questi messaggi illusori.

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