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"Pene più dure per chi istiga all'odio". L'ira per l'agente-fantoccio bruciato a Milano

Riccardo De Corato annuncia l'inizio dei lavori per una nuova proposta di legge mentre il sindacato Fsp si muove per vie legali

Profilo Instagram Milano Bella da Dio
Profilo Instagram Milano Bella da Dio

Forse, nelle intenzioni di chi ha dato fuoco il manichino del poliziotto nella notte di capodanno c'erano propositi goliardici. Ma l'immagine che è passata è stata altamente offensiva e insultante per le divise e le istituzioni tutte, ancora una volta costrette a subire l'ennesimo smacco. E non è forse un caso che il tutto si sia verificato nella periferia di Milano, ormai da tempo terra di nessuno, in mano a extracomunitari e clandestini, convinti di poter denigrare liberamente gli organi dello Stato. La fotografia che emerge dal video che in pochi minuti ha fatto il giro dei social è deprimente e parla di un Paese senza più orgoglio, dove le forze dell'ordine vengono deliberatamente umiliate a favor di telecamera, con anche chi cerca di giustificare un gesto che non può avere giustificazione alcuna.

Dopo il clamore mediatico generato dalla diffusione del video sui social network, alla polizia si è denunciato un uomo di 37 anni di origine ecuadoriana che ha compiuto l'insano gesto insieme al figlio. Si è presentato in via Chopin al commissariato Scalo Romana dove negli anni scorsi era stato seguito in relazione al suo status di affidato in prova ai servizi sociali. L'uomo, regolare sul territorio nazionale, ha precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, stupefacenti e porto di oggetti atti ad offendere. Ad accendere il manichino è stato il figlio 17enne. Entrambi sono stati denunciati per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate e per accensioni ed esplosioni pericolose.

Il fantoccio con le insegne della polizia di Stato riempito di esplosivo, poi la benzina e gli applausi: è tutto qui il senso del degrado di un filmato che dovrebbe far riflettere sulla deriva assunta dal Paese a causa di un atteggiamento lassista che per troppi anni ha caratterizzato i governi a guida sinistra. "Come deputato lavorerò per presentare una proposta di legge per inasprire le pene nei confronti di chi istiga l'odio nei confronti delle forze dell'ordine, inasprire perché siamo in un periodo complicato. Qui c'è una doppia istigazione: c'è il filmato che viene messo in rete e poi quelli che si vedono nelle immagini, che urlano di gioia quando il manichino esplode", dichiara Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d'Italia, raggiunto telefonicamente da ilGiornale.it.

Ed è proprio quella esaltazione collettiva nel vedere la rappresentazione di un uomo dello Stato che esplode a fare forse più male del gesto stesso. "Credo che sia il caso di inasprire le pene, anche perché l'autore del gesto, lo sottolineo, è uno straniero", ha specificato Riccardo De Corato, parlando di "indegna raffigurazione". Davanti a gesti come questi sottolinea il deputato, "ci vuole una maggiore tutela nei confronti delle forze dell'ordine, perché siamo in un periodo in cui ci sono molti stranieri irregolari. Sono sbarcati più di 100mila stranieri solo quest'anno e abbiamo una situazione nelle periferie, soprattutto a Milano, molto molto complicata, e le forze dell'ordine devono poter intervenire più serenamente in situazioni difficili".

Ovviamente sconcertati sono anche gli esponenti sindacali delle forze dell'ordine, in particolare i rappresentanti degli agenti di polizia, che si sentono ancora una volta esposti a una violenza insensata. "Sappiamo tutti che la legge non ammette ignoranza e se è vero che siamo il Paese in cui 'fatta la legge trovato l'inganno', ci sono alcuni atteggiamenti che, purtroppo, sono di una violenza tale, soprattutto comunicativa, che non può essere ignorata", dice Pasquale Griesi, segretario regionale Lombardia Fsp - Polizia di Stato, non senza rabbia, raggiunto da ilGiornale.it. "Costruire, dipingere un manichino vestito da poliziotto con tanto di scritta 'polizia' bagnarlo con della benzina (4/5 litri), dargli fuoco e scoprire che all'interno vi sono delle bombe con l'intento che il manichino del poliziotto possa essere distrutto senza che abbia scampo, è qualcosa di macabro", prosegue il sindacalista.

E non si può non provare rabbia davanti a quelle immagini: "Il vilipendio (sostanzialmente significa disprezzare apertamente e con modalità molto offensive) è ancora reato. Incendiare il manichino su un marciapiede avrà sicuramente creato danni alla sede stradale, con un esborso da parte dei cittadini per il ripristino. Il politicamente corretto ha creato questi 'pupazzi' elogiati dai social, che nella vita reale faticherebbero a vivere".

Sottolineando che la segreteria milanese del sindacato Fsp darà mandato ai suoi legali, Pasquale Griesi ci ha tenuto a ricordare le parole di Sergio Mattarella nel suo ultimo discorso: "La Repubblica è nel sacrificio di chi indossando una divisa, rischia per garantire la sicurezza di tutti".

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