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Molotov e sciabolate: la guerra sikh travolge (anche) l'Italia

Maxi-rissa e caccia all'uomo a Pordenone, mentre a Novellara è stato organizzato un attentato contro uno dei leader

Molotov e sciabolate: la guerra sikh travolge (anche) l'Italia

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La guerra dei sikh scuote l'Italia. Tra maxi-risse, molotov e attentati, negli ultimi giorni sono stati registrati diversi episodi che fanno temere il peggio. Il primo campanello d'allarme risale a più di una settimana fa, a lunedì 18 settembre. A Villanova di Prata, provincia di Pordenone, cinquanta persone hanno dato vita a tafferugli con tanto di spari, coltellate e sciabolate. Botte da orbi con protagoniste due fazioni rivali della comunità religiosa indiana. Poi, venerdì, un attentato con molotov a Novellara con vittima Iqbal Singh, uno dei leader della comunità sikh locale che adesso è sotto scorta.

La guerra dei sikh

Per i fatti di Pordenone, sono 22 le persone indagate per rissa aggravate. I carabinieri del comando provinciale hanno effettuate decine di perquisizioni domiciliari nel corso delle quali sono state trovate armi bianche e oggetti atti a offendere, in particolare due coltelli, un tirapugni, uno sfollagente e undici bastoni. Come riportato dal Corriere della Sera, il bilancio della maxi-rissa è di 7 feriti, alcuni dei quali gravi, assistiti e medicati negli ospedali di Pordenone e Udine.

Già ad inizio agosto erano state registrate le prime tensioni nel mondo sikh. In particolare, le veementi proteste contro la chiusura del luogo di culto sancita da una parte del direttivo dell’associazione proprietaria dell’immobile "per ragioni precauzionali e di sicurezza". Tra i vari episodi annotati, il lancio di bottiglie incendiarie a Pasiano contro l’auto di Baiwa Satwinder Singh, presidente dell’Unione Sikh Italia.

A Novellara, invece, è stato preso di mira Iqbal Singh, volto di spicco della comunità sikh nonchè vicepresidente della Usi (Unione Sikh Italia). Molto conosciuto tra i fedeli, il 60enne è il portavoce con gli amministratori del Comune. Non sono ancora chiare le ragioni dietro l'attentato con le molotov e le autorità di Reggio Emilia hanno disposto il regime di protezione. Resta da capire se esistono o meno collegamenti con i disordini in Canada, dove centinaia di sikh stanno scendendo nelle strade per manifestare contro il governo indiano di Modi.

C'è chi pensa a un complotto, è il caso di Renato Della Ragione, commercialista dell’associazione che gestisce il tempio di Pasiano: "Si sta cercando di impedire il riconoscimento della religione sikh in Italia - riporta ancora il Corriere - Qualcuno ha mandato facinorosi, forse anche dall’estero, che hanno occupato la sede dell’associazione, poi tentato di esautorare gli organi democraticamente eletti".

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