Guerra in Israele

"Quella palestinese è resistenza". La frase-choc dell'imam di Pisa

L'imam di Pisa ha rivendicato nelle scorse ore il diritto dei palestinesi "a difendersi dall'oppressore": a suo dire, i raid di Hamas degli ultimi giorni sarebbero una forma di resistenza. La dura condanna della Lega. "Dichiarazioni inaccettabili. Giustificare una mattanza di civili inermi è inqualificabile"

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Il raid di Hamas in Israele? Non si tratterebbe di un'aggressione, ma di una vera e propria resistenza da parte dei palestinesi, i quali avrebbero lo stesso diritto di difendersi dagli israeliani che hanno gli ucraini nel rispondere al fuoco ai russi. Queste le considerazioni dell'imam di Pisa Mohamed Khalil, che promettono di far discutere a lungo. Frasi choc che la Lega ha già condannato con fermezza, attaccando duramente il rappresentante della comunità musulmana che vive nella città toscana. Quest'ultimo, in un'intervista rilasciata nelle scorse ore al quotidiano La Nazione, si era di fatto scagliato contro Israele.

"Quella palestinese è la resistenza contro un’occupazione militare che va avanti da molti anni, nell’indifferenza generale dell’Occidente - le sue parole - la Striscia di Gaza è una prigione a cielo aperto, dentro la quale i palestinesi sono confinati e costretti a subire qualunque sopruso da parte di Israele. Qui non si tratta di condannare o meno l’azione di Hamas, ma di comprendere la legittima volontà del popolo palestinese di autodeterminarsi: i raid di questi giorni non sono un’aggressione ma resistenza". E non è tutto, perché l'imam ha paragonato gli avvenimenti degli ultimi giorni in Medio Oriente alla guerra scoppiata in Ucraina lo scorso anno, rivendicando il diritto dei palestinesi ad attaccare. "Così come gli ucraini hanno diritto a difendersi dall’aggressione militare di un altro Paese - ha concluso - anche i palestinesi hanno diritto alla resistenza e a difendersi dall’oppressore". Frasi che l'imam avrebbe pronunciato a titolo personale, da palestinese. Ma la dura reazione del centrodestra non si è fatta attendere: Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, non ha usato mezzi termini per definire la posizione dell'imam Khalil.

"Le dichiarazioni dell’Imam della comunità islamica Mohamed Khalil sono inaccettabili, gravissime. Sono parole complici del brutale massacro di centinaia di vittime innocenti israeliane compiuto dagli spietati terroristi islamici di Hamas - ha detto - non importa che le abbia pronunciate come palestinese e non come imam. Ma chi vuol prendere in giro? Giustificare una mattanza di civili inermi di questa portata dicendo che si tratta di "resistenza", quando tutti abbiamo visto le immagini di donne stuprate, anziane rapite, intere famiglie assassinate nelle loro case, giovani massacrati al rave, terroristi islamici che saltano sui cadaveri urlando "Allah è grande", è inqualificabile. Pisa non merita parole così meschine". E in una nota pubblicata poi sulla propria pagina Facebook, l'esponente del Carroccio ha successivamente rincarato la dose.

"Quanti imam che la pensano come Mohammad Khalil ci sono in Italia? - ha scritto - e quanti fedeli musulmani potrebbero farsi influenzare da queste parole inqualificabili? Espulsione immediata per chi istiga all'antisemitismo e al terrorismo e stop alla costruzione di nuove moschee".

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