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Pd senza vergogna: sala "democratica" ai filo russi

Il Comune che richiede un «certificato antifascista» concede gli spazi ai sostenitori di Putin. Ma li ha negati a Fdi

Pd senza vergogna: sala "democratica" ai filo russi

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Antifascisti e filo-russi: i due gruppi marciavano insieme alla fine della Seconda Guerra mondiale. Dopo oltre mezzo secolo continuano a camminare sullo stesso binario nell’Emilia rossa, nella città di Modena, guidata dal sindaco Pd Gian Carlo Muzzarelli. I sostenitori di Putin si ritroveranno per un incontro pubblico il prossimo 20 gennaio. E anche l’ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyk contesta l’iniziativa come «inaccettabile» attraverso una lettera. Ad ospitarli del resto sarà una sala del Comune di Modena. Il titolo del convegno, «Mariupol, la rinascita dopo la guerra», è già sufficiente per creare un caso. Il dibattito sarà accompagnato da una rassegna fotografica. Mariupol è la città ucraina rimasero uccisi 300 civili durante i bombardamenti russi al teatro. Sarà presente al dibattito, in collegamento proprio da Mariupol, Andrea Lucidi, uno che si definisce giornalista indipendente e storico e che il 24 febbraio del 2022 invocava la ghigliottina per Giorgia Meloni dopo che la leader di Fdi si era schierata al fianco del popolo ucraino all’indomani dell’invasione delle truppe di Mosca. L’incontro è organizzato dall’associazione Amici della Russia dell’Emilia Romagna. Al tavolo siederanno, in qualità di relatori della conferenza, il presidente dell'Associazione Luca Rossi, il Console Generale della Federazione Russa Dmitry Shtodin, il rappresentante italiano del Movimento Internazionale dei Russofili (MIR)Eliseo Bertolasi. Ma c’è un aspetto che rende il caso paradossale. L’incontro si svolgerà nella sala civica di via Viterbo 80.

Per l’uso della sala, come previsto dall’articolo 3 regolamento del Comune, al momento della presentazione della domanda gli organizzatori hanno dovuto allegare una dichiarazione di adesione ai valori della Costituzione italiana e dei principi dell’antifascismo. Insomma, fedeli a Putin e alla Costituzione. Su X, in particolare è partita la protesta. per bloccare l'evento. «Quando si dice che bisogna proteggersi dalle interferenze, vuole dire anche evitare di concedere spazi pubblici a iniziative di propaganda per la Russia fatte sulle spalle di Mariupol città devastata da Putin. Spero che il sindaco di Modena Muzzarelli possa intervenire», scrive in un post Lia Quartapelle, deputata Pd. Il senatore di Fdi Michele Barcaiuolo attacca: «La classica doppia morale della sinistra, a noi hanno negato una sola per raccontare il primo anno del governo Meloni». Il sindaco non cede: «Respingo con fermezza ogni tentativo di strumentalizzazione dell’appuntamento annunciato per il 20 gennaio in una sala civica di un quartiere della città, noleggiata per l’occasione da un’associazione culturale. Il Comune di Modena non sostiene in alcun modo iniziative che offrono una lettura filo-russa del conflitto in corso in Ucraina che ha avuto origine, lo voglio ribadire ancora una volta, con l’invasione nel 2022 da parte della Russia. Non c’è alcun patrocinio del Comune e nessuna forma di sostegno, tantomeno economica, a questo appuntamento per il quale l’associazione ha sottoscritto l’impegno previsto dal regolamento comunale a condividere i valori sanciti dalla Costituzione e dalla Repubblica Italiana e, segnatamente, il divieto di professare e/o praticare ideologie e comportamenti fascisti e razzisti».

L’incontro filo Putin si farà.

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