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"Fa comodo per creare l'incendio". Le accuse choc di Lerner al governo

A Cartabianca sfilata di chi vorrebbe Cospito fuori dal 41-bis. Per Lerner in parlamento ci sono "fascistelli". E pure Cacciari va all'attacco

"Fa comodo per creare l'incendio". Le accuse choc di Lerner al governo

Inevitabilmente, il caso Cospito è entrato nel dibattito anche dei programmi di approfondimento politico, dove le due "fazioni", si sono confrontate sulla correttezza o meno del regime 41-bis. Cartabianca non ha fatto eccezioni alla regola e in studio a confrontarsi sono stati invitati Massimo Cacciari, Gad Lerner e Francesco Borgonovo. I primi due, com'è ben noto, sostengono la tesi secondo la quale Alfredo Cospito non andrebbe tenuto sotto 41-bis, perché non sussistono gli estremi che hanno supportato la sua nascita. Ed è soprattutto Massimo Cacciari ad infervorarsi sul tema, mentre Gad Lerner ha tacciato Giovanni Donzelli di essere un "fascistello" e l'ha ripetuto in più occasioni durante la partecipazione a Cartabianca, specialmente in relazione al suo intervento di ieri alla Camera.

"Il 41-bis è stato adottato con una ratio precisa, cioè impedire che capi mafiosi potessero continuare a dirigere le loro organizzazioni dal carcere. Nel caso di Cospito c'è qualcosa che abbia a che fare con le ragioni che fondano il 41-bis? No", ha detto Massimo Cacciari. Tuttavia, un precedente intervento del procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, nel corso di un'audizione sul tema delle intercettazioni davanti alla commissione Giustizia del Senato ha spazzato via ogni discussione sui motivi per i quali Alfredo Costipo sta scontando la sua pena in regime di 41-bis: "Vorrei ricordare che la procura di Perugia è una delle procure che ha emesso un'ordinanza cautelare nei confronti di Alfredo Cospito, anzi la nostra ordinanza cautelare è stata valutata proprio come uno degli elementi per applicare il 41-bis a Cospito perché noi contestavamo specificatamente l'ipotesi di istigazione a delinquere fatta mentre era in carcere".

Ma Massimo Cacciari, che da tempo rivendica l'ingiustizia del 41-bis per Cospito, nel suo intervento a Cartabianca prosegue, con una tesi che non sembra essere avvalorata dagli ultimi accadimenti: "Si teme che Cospito possa dirigere un'insurrezione anarchica? Che possa commettere stragi che non ha mai commesso? Qual è la ratio di tenere Cospito in un regime durissimo che non è stato applicato a stragisti e terroristi degli anni di piombo?". Quindi, il filosofo conclude: "Cosa possono organizzare gli anarchici? Possono organizzare qualcosa che abbia a che fare con la sicurezza dello Stato? Stiamo delirando. Le stragi degli anni '70 minacciavano la sicurezza dello Stato. Ora c'è un pericolo anarchico in Italia? Ma stiamo scherzando?". La corrente di pensiero di Massimo Cacciari è del tutto opposta a quella del governo e degli esperti di sicurezza, che invece temono nuove escalation di violenza.

Appoggiando il filo logico seguito da Massimo Cacciari e non considerando il pericolo anarchico così incombente sull'Italia, Gad Lerner ha trovato eccessiva la reazione del governo nel ribadire che non si lascerà intimidire dagli anarchici, anzi, ha una teoria ancora più grave contro il governo: "Temo che a qualcuno del governo faccia comodo creare questo martire per alimentare l'antagonismo con cui prendersela. Si vuole creare l'incendio". I report delle forze dell'ordine e degli inquirenti, però, raccontano ben altre verità e quelle di Lerner sono accuse precise, che elementano ulterioriormente le tensioni.

Poi, riferendosi all'intervento di Giovanni Donzelli alla Camera, ha sferzato: "Oggi in parlamento ci sono i fascistelli ai quali non par vero aver conquistato la ribalta mediatica e allora arrivano a spararle grosse sui deputati del Pd che vanno in carcere a mettersi d'accordo con mafiosi e terroristi".

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