Orticola, 10mila metri verdi nel cuore di Milano

Attese 30mila persone tra le bancarelle allestite ai giardini Montanelli. Oggi anche il sindaco visiterà la fiera Tra le piante di finocchi, peperoni e melanzane quest’anno spunta anche un kolonilott, tipica aiuola svedese

Orticola, 10mila metri verdi nel cuore di Milano

Da un cancello della chiesa protestante in via Marco de Marchi 9, un bambino biondo chiama i passanti per regalare un sacchetto di terra e dire: «Venite a vedere l’Orto della Fede con gli aromi della Bibbia». Bimbi a guardia dei piccoli orti coltivati in vasche di legno: è una delle tante voci poetiche che offre in questi giorni Orticola, la manifestazione giunta alla XVI edizione, che ha il suo centro espositivo nella mostra-mercato di 10mila metri quadrati nei giardini pubblici Indro Montanelli di via Palestro. Avviene nel 1854 la nascita della Società Orticola di Lombardia, una delle prime istituzioni italiane a promuovere la conoscenza dell’arte del giardino e del paesaggio vegetale spontaneo.
Visitato oggi dal sindaco Letizia Moratti, l’evento, che vede 70 espositori e richiama ormai più di 30 mila persone, è sostenuto da un comitato organizzativo presieduto da Gianluca Brivio Sforza, ed è stato coltivato fin dalla sua data d’inizio, il 1996, con il motto: «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Se si coniuga al termine «energia» l’aggettivo «verde», non c’è dubbio che la luce emanata dall’iniziativa sia quella che stimola sul pianeta l’amore e la forza nella natura, soprattutto in vista dell’Expo 2015 a cui Orticola intende arrivare con la costituzione di un orto globale, che camminerà a poco a poco in spazi pubblici e privati della città per rafforzare il polmone verde milanese.
Diversi i temi affrontati in questa edizione 2011, con un forte accento sull’orto urbano. Quello di Orti fioriti a palazzo Dugnani, si espone nelle cinque aiuole intorno alla fontana dello storico palazzo in via Manin. Si possono ammirare fino a domenica 8 maggio piante di melanzane, peperoni, finocchi, gentilina; sono disposte una accanto all’altra, divise da paglia e filari con fiori al centro e tutto intorno fragoline ed erbe aromatiche, come hanno voluto Francesca Marzotto Caotorta e Filippo Pizzoni.
Poco lontano si apre un Kolonilott, un giardino-orto allestito con colori e pianticelle ispirati alla cultura svedese, circondato da una fiabesca staccionata. Al centro, la stuga, la casetta rosso Falun della tradizione nordica. Realizzato da Visit Sweden, l’ente turistico svedese, l’allestimento si ispira a un’istituzione storica nata in Svezia nei primi anni del Novecento.
Lo spazio culturale della manifestazione si corona anche di un «Premio Speciale al Miglior Titolo a Carattere botanico», nato in collaborazione con l’Università di Milano. Si tiene allo spazio Oberdan fino a domenica 8 con le proiezioni delle pellicole del festival «Vedere la scienza»: alla più ecologica, il Premio. Ma i principali interpreti di questa verde cerchio magico saranno le piante dalle più semplici alle più strane.

Le piante dell’orto e i loro odori, che individuano i luoghi e li fanno splendere del loro genius. Costo del biglietto per entrare da via Palestro, piazza Cavour e via Manin: otto euro (orari 10-19). Sono disponibili carrelli per gli acquisti, consegna a domicilio e deposito piante.

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