Cronaca locale

Il vescovo promuove il Gesù bambino nero: "Non c'è futuro senza integrazione"

Don Corrado Lorefice sponsorizza il bambinello di colore: "Non può esserci futuro senza l'integrazione delle diversità"

Il vescovo promuove il Gesù bambino nero: "Non c'è futuro senza integrazione"

Ancora polemiche dopo la decisione dell'arcivescovo Corrado Lorefice di esporre un bambinello di colore sull'altare della cattedrale di Palermo: l'iniziativa era volta a sensibilizzare i fedeli sul tema dell'accoglienza dei migranti. Dal corridoi centrale si è formata una piccola processione composta da otto bambini e bambine (sei italiani e due stranieri) vestiti di bianco e di blu, dietro cui vi erano un uomo italiano e una donna di colore che reggevano e mostravano la statuetta di Gesù con una carnagione scura, portata poi fino alla postazione del don che - dopo averla mostrata alla folla - l'ha baciata e l'ha consegnata a uno dei sacerdoti concelebranti.

Successivamente i bambini hanno posto le luci e le corone natalizie nei pressi del bambinello, ai cui piedi è stato messo il libro del Vangelo aperto alla pagina che annuncia la nascita di Gesù in una mangiatoia. Alcuni missionari che operano in Tanzania l'hanno regalato al monsignor Filippo Sarullo in occasione del 25esimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale.

"Restiamo umani"

È stato proprio l'arcivescovo Lorefice a volere che la statua venisse deposta davanti all'altare in segno di accoglienza verso la comunità straniera della città: "Questo bambinello vuole provocare una riflessione contro tutte le forme di razzismo e aiutare a comprendere che la diversità arricchisce reciprocamente e che non può esserci futuro senza l’integrazione delle diversità". Il don ha poi voluto riprendere le parole di Papa Francesco: "Siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. Abbiamo estremo bisogno, stasera, che tu riveli in noi la tua semplicità avvicinando noi, anzi la chiesa e il mondo tutto, a te". E ha colto l'occasione per dire la sua anche per quanto riguarda la "concorrenza spietata" tra governi, chiese, popoli, famiglie e parrocchie: "Chi è il più grande tra di noi? Il mondo è piagato da ferite dolorose perché il suo grande morbo è: chi è il più grande?".

Lorefice più volte ha accolto le navi che portavano a Palermo centinaia di migranti soccorsi in mare. Tra le iniziative più discusse l'ospitalità data a una donna migrante con il suo bambino nei locali della Curia.

Inoltre regalò un libro di Papa Francesco all’equipaggio della nave Mare Jonio del progetto Mediterranea mediante cui aveva ribadito il proprio sostegno alle loro attività svolte in mare: "Sono con voi".

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