Cronaca locale

Migranti, Bartolo: "Le mie lacrime quando ho sentito gli insulti a Carola Rackete"

Il medico di Lampedusa ed eurodeputato del Pd, Pietro Bartolo, attende di ascoltare in audizione Carola Rackete per i fatti legati all'approdo della Sea Watch in Italia

Migranti, Bartolo: "Le mie lacrime quando ho sentito gli insulti a Carola Rackete"

"Ero a Lampedusa quando è arrivata la Sea Watch al porto. Ho pianto e le lacrime mi hanno rigato il viso quando ho sentito le parolacce a Carola Rackete. Mi sono profondamente vergognato. Si dice che i porti italiani sono chiusi, ma nel mese di giugno sono arrivate più di 600 persone con i cosiddetti sbarchi fantasma. Fantasma non lo sono, in realtà, perchè molti vengono recuperati dalla Guardia di Finanza. La vera risposta non è respingere, ma creare corridoi umanitari". Le parole sono quelle del medico di Lampedusa Pietro Bartolo, eletto al Parlamento europeo lo scorso 26 maggio.

Bartolo torna sul tema dei migranti come vicepresidente della commissione Libe dell'Europarlamento. Ed è proprio al parlamento che potrebbe presentarsi Carola Rackete in audizione prima della pausa estiva. "È un bene che la capitana della Sea Watch 3 venga a dire nel Parlamento Europeo, in commissione Libe quali sono state le motivazioni che l'hanno spinta ad approdare senza permesso a Lampedusa per sbarcare i migranti che aveva salvato, in modo tale che ci si renda conto a che punto siamo arrivati in Italia - spiega all'Adnkronos l'eurodeputato del Pd -. Sicuramente mi farà molto piacere, perché Carola Rackete verrà a rappresentare le sue istanze e a dire quello che è successo. Sono certo che ha agito semplicemente per aiutare esseri umani, cosa che dovremmo fare tutti".
Secondo il vicepresidente della commissione Libe, l'audizione della Rackete, che non è stata ancora fissata. Per Bartolo, ascoltare la capitana della Sea Watch 3 sarà utile: "in modo tale che il Parlamento possa sapere quali sono state le motivazioni della scelta di Carola, che ho visto scendere quella notte a Lampedusa ed è stata aggredita verbalmente in modo indegno da alcuni personaggi squallidi, che ovviamente sono d'accordo con il ministro Matteo Salvini, che mette prima i cani e poi gli esseri umani. Forse - continua l'eurodeputato Bartolo - potrebbe trattare gli esseri umani almeno come i cani, mi starebbe pure bene. Ha fatto un appello al buon cuore, ad aprire le case per 117 cani (che sono rimasti nell'ex Cara di Mineo, nel Catanese, ndr), giustamente, ma io vorrei che lo stesso appello venisse fatto anche per gli esseri umani". Carola Rackete, prosegue Bartolo, ha violato "leggi che vanno contro la Costituzione e i trattati internazionali, che prevedono che i naufraghi vadano portati nel porto sicuro più vicino. Per dove si trovava Carola Rackete, Lampedusa era il porto più vicino".

Secondo l'eurodeputato, la capitana tedesca "ha fatto una scelta giusta: si è assunta delle responsabilità e questo è da lodare, anche perché si tratta di una persona giovane", conclude.

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