Cronaca locale

Provenzano fa visita alle sorelle Napoli. L'ex sindaco: "Il paese è con me"

Mezzojuso commissariata dopo lo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose. L'ex primo cittadino passa al contrattacco ma le sorelle Napoli che da anni denunciano le vessazioni e le intimidazioni per vendere i loro terreni incassano il sostegno del ministro per il sud Peppe Provenzano

Provenzano fa visita alle sorelle Napoli. L'ex sindaco: "Il paese è con me"

A Mezzojuso si cerca di tornare alla normalità, ma a dire il vero non è facile. I riflettori accesi sul paese in questi ultimi mesi hanno gettato nello sconforto un'intera comunità. Da un lato c'è una parte del paese a sostegno delle sorelle Napoli, dall'altro invece, c'è una parte della cittadinanza che dalla sorelle Napoli ha preso le distanze. In mezzo c'è un limbo dove si annida la mafia e gli interessi criminali, una mafia meno gridata ma più subdola che fa pressioni, intimidisce e vessa le sorelle Napoli per la cessione dei loro terreni al confine tra Mezzojuso e Corleone. Una vendita che fa gola agli interessi criminali per acquisire nuovi terreni e accedere ai fondi dell'Unione europea per l'agricoltura.

Ne abbiamo parlato con il giornalista Massimo Giletti che al Giornale.it ha raccontato questi ultimi mesi a Mezzojuso e proprio negli ultimi giorni è arrivata la notizia dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Mezzojuso. "A seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell'articolo 143 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Mezzojuso, in provincia di Palermo, e il contestuale affidamento dell'amministrazione dell'ente a una Commissione di gestione straordinaria", si legge nella nota inviata da palazzo Chigi.

Adesso, anche il ministro per il Sud Peppe Provenzano è andato nel piccolo paese alle porte di Palermo per portare il proprio sostengo alle sorelle Napoli. "La mafia non si combatte con i gesti simbolici, ma dimostrando con atti concreti che scegliere lo Stato, la democrazia, la libertà non solo è giusto, ma conviene - dice il capo del Dicastero del Sud -. Bisogna riavviare lo sviluppo, però è necessario non concedere spazi, neppure un millimetro, perché le mafie cambiano ma provano ancora a controllare le istituzioni e il territorio. Nei giorni scorsi il CdM ha sciolto il Comune, ma la visita l’avevamo organizzata prima. Perché a questa storia di coraggio tutto al femminile andava reso tutto l’onore che meritava. Si sono sentite spesso sole, ma c’erano uomini e donne delle istituzioni che stavano facendo il loro dovere. Eccole, le donne d’onore di Sicilia". Anche l'ex ministro Matteo Salvini ospite a La7 ha commentato la vicenda con un lapidario commento: "Mafia, camorra e 'ndrangheta sono merda".

Intanto il sindaco di Mezzojuso, Salvatore Giardina, non ci sta alle accuse che gli sono piovute addosso in questi mesi e passa al contrattacco. "Un’intera comunità si sente penalizzata e mostra sostegno nei nostri confronti - scrive -. Si invoca verità, si rifiutano etichette mediatiche che hanno delegittimato la cittadinanza e l’amministrazione...si chiede un riscatto perché qualcosa non torna. Grazie a tutti i cittadini che ci mostrano solidarietà.

Credo sia fondamentale riportare ciò che Mezzojuso vive realmente".

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