Cronaca locale

Tassi al 1200%: arrestato usuraio

L'uomo chiedeva alla vittima tassi d'interesse esorbitanti minacciandola pesantemente, era imminente il rischio per l'incolumità fisica del giovane imprenditore e per la sua famiglia

Tassi al 1200%: arrestato usuraio

Applicava tassi d’interesse fino al 1200% e, per ottenere quanto voleva non esitava a minacciare pesantemente la vittima. Quest’ultima, stanca di soffrire per le angherie subite ed essendo impossibilitata ad accontentare lo strozzino, si è rivolta alla guardia di finanza che, con una trappola, ha incastrato l’uomo nella flagranza di intascare le somme richieste. Si tratta del 38enne C.F., di origini palermitane e, la vicenda, si è consumata a Palermo.

Il presunto usuraio apparentemente svolgeva un’attività commerciale nel settore dei traslochi e della compravendita di mobili usati nei quartieri centrali della città. Dietro le quinte invece, si dedicava all’illecita attività adescando le vittime nei locali commerciali. Gli stessi locali dove poi i militari lo hanno incastrato nell’atto di ricevere le somme di denaro a titolo di parziale restituzione degli interessi da parte del giovane laureando in architettura. Un’indagine lampo, durata solo pochi giorni, durante i quali le fiamme gialle hanno avuto modo di appurare quanto raccontato dalla vittima.

Quest’ultima, in sostanza, voleva avviare un’attività imprenditoriale cadendo, per bisogno, nella rete dello strozzino il quale approfittando della situazione aveva concesso i prestiti applicando tassi di interesse usurari, fino al 100% mensile, ovvero 1200% l’anno. Per l’ultima dazione di denaro concessa, pari a 3000 euro ed erogata a novembre, il giovane architetto avrebbe dovuto restituire 4500 euro soltanto 15 giorni dopo.

Per l’imprenditore era divenuto difficile poter sostenere questi pagamenti e quindi aveva iniziato a subire pressioni e minacce di vario genere da parte dello strozzino. Minacce non solo di carattere economico ma anche e soprattutto attinenti all’incolumità fisica della vittima e dei suoi familiari. In tutto ciò, l’usuraio si era presentato con il cognome della moglie, estranea a i fatti ma legata a vincoli di parentela con esponenti di una nota famiglia mafiosa del luogo. La disperazione e la paura di un imminente pericolo hanno spinto l’imprenditore a chiedere aiuto alla guardia di finanza.

Una volta raccolte le informazioni necessarie, i militari hanno teso una trappola all’usuraio. Dopo aver reperito il denaro necessario, la vittima si è recata nei locali dove aveva sempre incontrato lo strozzino per consegnargli quanto dovuto. Le banconote erano state prima tracciate dai finanzieri i quali hanno colto in flagranza l’uomo che intascava le somme consegnate dalla vittima e, a quel punto, lo hanno arrestato.

La giovane vittima adesso sta ricevendo l’assistenza di un’associazione antiracket e antiusura del luogo che si occupa di affiancare e sostenere i soggetti danneggiati da attività estorsive e dall’usura.

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