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Fedez attacca ancora Meloni, ma Ferragni fa mea-culpa e le dà ragione

L'influencer chiede scusa "per l'errore di comunicazione" e fa un'opera benefica all'ospedale di Torino. Fedez continua ad attaccare il governo

Fedez attacca ancora Meloni, ma Ferragni fa mea-culpa e le dà ragione

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Ora la Ferragni fa mea culpa per il pandoro-gate e dona un milione all’ospedale per i bimbi

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Alla fine, spinta dalla pressione sociale, Chiara Ferragni ha chiesto scusa. L'ha fatto per l'errore di comunicazione, ma l'ha fatto, dando così ragione all'intervento di Giorgia Meloni ad Atreju. Il danno di immagine derivante dalla questione balocco per l'influencer è stato enorme e non per le pratiche commerciali scorrette o, meglio, non tanto per quelle, ma perché al pubblico è arrivato il messaggio di una strumentalizzazione ai danni dei bambini oncologici.

Fedez vs governo Meloni

Qualcuno lo aveva ipotizzato in tempi non sospetti che, l'unica via per la reputation washing di Ferragni, sarebbe stata una donazione cospicua per una causa simile. E puntuale, dopo la claudicante difesa di suo marito a seguito dell'intervento di Meloni, marito che si è pure dissociato dall'influencer, è arrivato l'annuncio. Gli attacchi al premier si sono rivelati, come spesso accade, solo fumo negli occhi e il risultato della massima esposizione mediatica ad Atreju, che ha fatto uscire il caso Ferragni dalla bolla social, ha portato al risultato di questo pomeriggio. Eppure, Fedez continua ad attaccare il governo ma senza maio centrare il punto. A parte il continuo richiamo a una frase che Meloni non ha mai detto, e che se anche lui continua a riportare non trova riscontro da nessuna parte, il rapper tira in ballo ancora esponenti del parlamento e del governo in un estremo tentativo di "mal comune mezzo gaudio", che per altro non ha alcun riscontro oggettivo.

L'impatto social

Tutto questo dopo l'ammissione di colpa di sua moglie. Chiara Ferragni ha deciso di pagare, anzi, di devolvere in beneficenza un milione di euro (che pare sia meno della cifra concordata come cachet per l'operazione Balocco) per una strategia di reputation washing con la quale spera di ritrovare il posizionamento social. Secondo una ricerca di SocialData, che in esclusiva per Adnkronos ha analizzato le conversazioni social, in 7 milioni di interazioni, 6 su 10 sono negativi. Un numero enorme, considerando il tipo di personaggio che ha costruito negli anni Ferragni. Ciò che colpisce è che la fanbase di Ferragni, che ha assunto l'influencer di City Life come nuova guru di vita, appare intaccata.

Le scuse di Ferragni

"Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all'errore fatto e farne tesoro", con queste parole affidate a un video social, Chiara Ferragni si è presentata al pubblico mettendoci la faccia. L'arroganza del comunicato di venerdì, quando è scoppiato il caos mediatico, sembra improvvisamente essersi dissolta.

Non poteva che essere così, anche le scuse sono a metà, visto e considerato che nel documento integrale diffuso dall'AgCom vengono resi al pubblico stralci di conversazione da cui è impossibile giustificarsi. Ora, quindi, Ferragni vuole "chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini". Tuttavia, Ferragni è vero che ha ammesso l'errore, ma solo quello di comunicazione: "Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali. Perché anche se il fine ultimo è buono, se non c'è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci".

Tuttavia, l'influencer ha confermato che farà ricorso contro il provvedimento AgCom, "perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto". L'unico errore, in buona fede (elemento ricorrente nella sua comunicazione recente, è stato, dice, "legare con la comunicazione una attività commerciale e una di solidarietà. Purtroppo si può sbagliare, mi spiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio. Ma, se la sanzione definitiva dovesse essere, come spero, inferiore a quella decisa dall'AgCom, la differenza verrà aggiunta al milione di euro".

Quindi, rassicura i follower, li aggiornerà su come verranno spesi quei soldi. follower che, per altro, sono in discesa libera

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