Politica economica

"Mettiamo il turbo alle imprese". Il governo riscrive il Pnrr: ecco cosa cambia

Mattarella: "Pnrr decisivo per l'Italia". Governo al lavoro sul nuovo piano: modificati alcuni interventi che saranno definanziati ma coperti da altri fondi. Fitto: "È un'opportunità"

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Nella revisione del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che sarà sottoposto al vaglio della Commissione Europea alcune misure saranno definanziate dal Pnrr e salvaguardate "attraverso la copertura con altre fonti di finanziamento, come il Piano nazionale complementare al Pnrr e i fondi delle politiche di coesione. Si tratta di 9 misure per un ammontare di 15,9 miliardi di euro": a dichiararlo è stato il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, al termine della cabina di regia. Molto positivo il parere del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il quale ha spiegato che re risorse richieste "in merito al RepowerEu e alla rivisitazione del Pnrr sono state accolte e ora sono all'esame del parlamento: parliamo di transizione 5.0, di Sabatini Green, di sostegno alle piccole medie imprese per la produzione energetica ai fini dell'autoconsumo. Mettiamo il turbo alle imprese italiane per investire in innovazione, transizione ecologica e quindi industriale. È un buon segno".

Quali sono gli interventi

Nel caso specifico, i nove interventi riguarderanno la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni, le misure per gestire al meglio i pericoli derivati dalle alluvioni e la riduzione del rischio idrogeologico, l'utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate (ossia prgetti di investimento e ricerca per sviluppare per la decarbonizzazione dei processi industriali), verranno promossi impianti innovativi (compreso l'offshore) di rigenerazione urbana così da ridurre emarginazione e degrado sociale. Infine, tra le misure in salvaguardia ecco anche i piani urbani integrati (progetti generali), il potenziamento di servizi e infrastrutture sociali di comunità, la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie e la tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano.

"Necessario trovare alternativa"

Ai detrattori dell'operato del governo, il ministro Fitto risponde a tono sgombrando il campo da ogni dubbio. "Non abbiamo eliminato nessun finanziamento, non stiamo tagliando nulla, solo riorganizzando", ha dichiarato in conferenza stampa, sottolineando che si sta lavorando molto bene con la Commissione europea. "Sono convinto che le proposte che stiamo facendo siano fattibili, ovviamente come in ogni confronto si faranno dei compromessi", ha aggiunto. Insomma, l'alternativa è necessaria per non avere un parere negativo da parte dell'Ue e la strada tracciata quest'oggi è sicuramente la più percorribile.

Gli altri progetti

Per quanto riguarda il piano RePowerEu l'obiettivo è organizzarlo "su tre misure di investimento e sei riforme" mentre sugli asili nido Fitto ha spiegato che tutto rimane come previsto nel Pnrr con "900 milioni di euro in più", quando gli è stato chiesto di parlare dell'obiettivo dei 260mila posti nuovi negli asili nido. Il ministro ha poi affermato che tutto questo è propedeutico agli obiettivi da centrare entro il 2026 spiegando che sarà rispettato il vincolo del 40% dei fondi Pnrr al Sud "ma soprattutto rispetteremo anche il vicolo dell'80% al Sud dei fondi Fsc (Sviluppo e Coesione)".

Le parole di Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato di Pnrr spiegando che nonostante la portata decisiva per il nostro futuro la sua attuazione non dipende da questo governo o di quelli precedenti ma dell'Italia. "L'invito a tutti è di mettersi alla stanga", ha dichiarato, per tutti, quale che sia livello istituzionale, "il ruolo politico di maggioranza o opposizione e il ruolo di soggetti della società riguardo i temi che il Piano affronta. Dobbiamo avvertirne, tutti, il carattere decisivo per l'avvenire dell'Italia e tener conto di non esserne estranei ma responsabili, di dover recare apporti costruttivi.

Un eventuale insuccesso o un risultato soltanto parziale non sarebbe una sconfitta del governo ma dell'italia come sarebbe visto al di fuori dei nostri confini e nella realtà".

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