Politica estera

"L'esercito si prepari alla guerra": il messaggio di Kim che infiamma l'Asia

Kim Jong Un fa visita ad un centro militare ed ordina all'esercito di accelerare i preparativi in vista di un conflitto. Il leader nordcoreano sempre più imprevedibile

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Alta tensione tra la Corea del Sud e la Corea del Nord. Il conflitto tra i due Paesi, congelato sulla linea del 38esimo parallelo dagli anni Cinquanta del secolo scorso, rischia di riaccendersi da un momento all’altro. L’ultimo inquietante segnale in tal senso arriva dalle parole pronunciate ieri da Kim Jong Un. Il leader nordcoreano ha infatti esortato il suo esercito ad “intensificare costantemente le esercitazioni sul campo tese a migliorare rapidamente le capacità di combattimento per perfezionare la preparazione alla guerra”.

Le minacce di Pyongyang

È stata l’agenzia di stampa ufficiale Korean Central News Agency (Kcna) a riportare il roboante annuncio registrato nel corso di una visita compiuta da Kim ad un centro di addestramento militare. Durante l'ispezione il dittatore, che nelle foto rilasciate da Kcna imbraccia persino un fucile d’assalto, ha ordinato inoltre di “inaugurare dinamicamente un nuovo apice dei preparativi di guerra in linea con le necessità poste dalla situazione attuale”.

Le roboanti dichiarazioni del leader del Regno eremita arrivano a pochi giorni dall'avvio delle esercitazioni congiunte “Freedom Shield” svolte ogni anno da Stati Uniti e Corea del Sud per dare una prova tangibile della volontà degli alleati di contenere la minaccia nordcoreana. Il ministro della Difesa di Pyongyang ha già definito le manovre di Washington e Seul, previste durare 11 giorni, come “prove generali” di invasione ai danni della Corea del Nord e ha alluso ad una non precisata risposta militare.

L'enigma Kim

La retorica aggressiva di Kim è salita di livello negli ultimi mesi e potrebbe rappresentare un tentativo di condizionare l’esito delle elezioni che si svolgeranno nel Sud e in America nel 2024. Rispetto alle presidenziali negli States è probabile che il dittatore faccia il tifo per Donald Trump il quale durante il suo mandato ha incontrato più volte il suo omologo nordcoreano e ha ventilato il ritiro delle truppe Usa dalla regione.

E intanto mentre Seul rassicura sulla “schiacciante” capacità della Corea del Sud di fare fronte a qualsiasi provocazione dell’ingombrante vicino e si prepara a nuovi test missilistici nordcoreani, sei quelli effettuati da inizio anno, alcuni esperti lanciano l’allarme per la possibilità che il regime scateni per davvero un devastante conflitto. "Kim Jong Un ha preso la decisione strategica di andare in guerra” scrive il sito 38 North. Il New York Times prevede l’avvicinarsi di “qualche forma di azione militare letale” e il Wall Street Journal sottolinea come negli ultimi cinque anni Rocket Man abbia sviluppato nuove armi, fornite anche ai russi contro l’Ucraina, che potrebbero essere impiegate in uno “scontro regionale”.

In passato le iniziative di Pyongyang sembravano finalizzate ad ottenere l’alleggerimento delle sanzioni in cambio di un freno ai programmi di sviluppo di armamenti. Adesso Kim controlla un arsenale atomico composto da almeno 50 testate nucleari, ha abbandonato l’obiettivo della riunificazione pacifica con Seul e ha stretto una forte intesa con Vladimir Putin.

Le azioni e i progressi militari del Regno eremita mettono quindi in evidenza un profondo cambio di strategia seminando dubbi tra le cancellerie occidentali su quale possa essere il prossimo azzardo dell’indecifrabile Kim e se sia ancora possibile fermarlo.

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