Politica estera

Auto e armi, il pericoloso scambio di "regali" tra Putin e Kim Jong Un

Putin ha regalato al dittatore nordcoreano una vettura per "uso personale" mentre Kim Jong Un arma la Russia in guerra contro l'Ucraina. Le relazioni tra Mosca e Pyongyang registrano un nuovo salto di livello

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Rapporti sempre più stretti tra la Russia e la Corea del Nord. Ne è la riprova il regalo consegnato domenica scorsa a Kim Jong Un dagli inviati di Vladimir Putin. Come riferito dalla Korean Central News Agency (Kcna), l’agenzia di stampa ufficiale di Pyongyang, lo zar ha voluto donare al leader nordcoreano un’automobile pensata per un suo “utilizzo personale”. Ad accogliere la delegazione di Mosca e la vettura c’era Kim Yo Yong, la sorella del leader del regno eremita, la quale ha ringraziato il presidente russo a nome del fratello definendo il dono “una chiara dimostrazione delle relazioni speciali personali” tra i due capi di Stato.

La passione per le auto

Il trasferimento della vettura russa rappresenterebbe una violazione delle sanzioni approvate dalle Nazioni Unite in risposta ai programmi nucleari del regime nordcoreano. Sarebbero però già numerose le trasgressioni delle misure che vietano l’ingresso di beni di lusso nel Paese. Per citare un esempio, Kim Jong Un usa spesso per i suoi spostamenti una limousine blindata Mercedes-Maybach Pullman Guard del valore di circa un milione di dollari.

Secondo il Center for Advanced Defense Studies tra il 2015 e il 2017 sarebbero ben 800 le auto di lusso introdotte in Corea del Nord e la maggior parte sarebbe di produzione russa. Nel 2018 sarebbero poi state spedite dall’Olanda due Mercedes-Maybach S600 Guard blindate e nello stesso anno il dittatore è arrivato ad un meeting con l’allora segretario di Stato Usa Mike Pompeo a bordo di una Rolls-Royce nera.

L’interesse di Kim Jong Un per le automobili è apparso evidente quando qualche anno fa a Singapore l’ex presidente americano Donald Trump gli ha mostrato “The Beast”, la sua Cadillac presidenziale. Più di recente, a settembre del 2023, Putin ha invece invitato il suo omologo a salire a bordo della sua limousine Aurus Senat. C’è da dire che la passione per i beni costosi accomuna il dittatore nordcoreano a suo padre, Kim Jong Il, che era solito inviare in Europa un suo fidato collaboratore con una valigia piena di soldi con l’incarico di fare acquisti sfrenati aggirando così le sanzioni internazionali.

I calcoli nordcoreani

Il regalo dello zar viene in queste ore considerato come un segnale dell’intensificarsi delle relazioni tra Russia e Corea del Nord consolidate a seguito dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina del febbraio del 2022. In particolare, Kim Jong Un avrebbe aiutato il Cremlino a rompere l’isolamento internazionale imposto alla Federazione dall’Occidente fornendo ai russi proiettili d’artiglieria e missili adoperati in questi mesi contro Kiev.

Le relazioni tra i due regimi sono al vaglio dell’intelligence Usa e la Cnn riporta che funzionari americani sarebbero giunti alla conclusione che Pyongyang stia sfruttando il rapporto con Mosca attribuendogli una valenza anticinese. In passato Pechino ha giocato infatti un ruolo chiave nel frenare i progressi nucleari e missilistici dei nordcoreani volendo evitare il collasso ai suoi confini del regno eremita. Adesso la valutazione di alcuni esperti è che grazie alla sua amicizia con Putin, Kim Jong Un potrebbe permettersi di attuare qualche provocazione contro la Corea del Sud senza curarsi più di tanto della reazione di Xi Jinping o di Joe Biden.

Calcoli che però potrebbero non trovare conferma nella realtà e scatenare ad Oriente una nuova crisi mondiale.

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