Politica estera

"Voto illegittimo nell'Ucraina occupata". L'affondo dell'Ue contro il trionfo di Putin

L'Alto rappresentate per la politica estera di Bruxelles Josep Borrell ha rilasciato una dichiarazione comune a nome dei 27, in cui sono state sottolineate le numerose violazioni della Russia durante le elezioni presidenziali

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La prevedibile vittoria di Vladimir Putin nelle elezioni presidenziali russe ha scatenato l’indignazione del mondo libero. Dal 15 al 17 marzo, i cittadini della Federazione sono andati al voto in un clima repressivo e senza vere alternative allo zar. Una situazione, questa, quanto mai lampante nelle regioni ucraine occupate e annesse illegalmente in referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale.

L’Unione europea condanna fermamente lo svolgimento illegale delle cosiddette ‘elezioni’ nei territori dell’Ucraina temporaneamente occupati dalla Russia: Repubblica autonoma di Crimea e città di Sebastopoli, nonché in alcune parti di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e nelle regioni di Kherson”, ha affermato l’Alto rappresentante dei 27 per la politica estera Josep Borrell, in una dichiarazione a nome dell’Ue. “Esse rappresentano l’ennesima violazione manifesta da parte della Russia del diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite, e dell’indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina”. Il politico spagnolo ha anche sottolineato che Bruxelles non riconoscerà il risultato delle votazioni tenutesi negli oblast’ occupati dalle truppe di Putin e che “la leadership politica russa e coloro che sono coinvolti nella sua organizzazione dovranno affrontare le conseguenze di queste azioni illegali”.

Josep Borrell ha inoltre evidenziato la sistematica repressione da parte del Cremlino di oppositori politici, organizzazioni della società civile, media indipendenti e voci critiche. “La scioccante morte del politico dell’opposizione Alexei Navalny nel periodo precedente alle elezioni è un altro segno dell’accelerazione e della sistematica repressione”, ha affermato, ricordando poi il divieto apposto dalle autorità di Mosca alla candidatura di personalità contrarie alla guerra con Kiev. Oltre alla condanna comune, molti funzionari di singoli Paesi europei hanno commentato negativamente l’esito delle votazioni nella Federazione.

Le elezioni in Russia sono state senza scelta”, ha detto il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, esprimendo il suo rispetto per tutti i russi che hanno aderito all’iniziativa del “Mezzogiorno contro Putin” lanciata da Navalny poco prima della sua morte. “Il posto legittimo per Vladimir Putin è all’Aja”, ha aggiunto il suo omologo estone Margus Tsakhna. Secondo lo spagnolo José Manuel Albares Bueno, le votazioni si sono svolte con un processo "molto lontano" da quello viene considerato nell'Unione come "elezioni democratiche".

Il dicastero francese degli Affari esteri ha fatto eco alla dichiarazione di Borrell, condannando fermamente le votazioni indette nei territori ucraini occupati.

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