Politica internazionale

Immigrazione, imprese, Ue: Meloni rilancia il ponte Roma-Belgrado

Oggi in Serbia l'incontro tra Meloni e il presidente Vucic. "Contrasto all'immigrazione illegale sulla rotta balcanica obiettivo condiviso". Il sostegno di Roma all'ingresso di Belgrado nell'Ue

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Per la serie "Meloni isolata all'estero" (secondo le colossali fake news della sinistra, ovviamente), da Belgrado arrivano le dichiarazioni propositive del nostro dopo l'incontro con il presidente della Repubblica di Serbia Aleksandar Vucic. "Voglio ringraziarlo ancora una volta per l'accoglienza. Sono molto soddisfatta di questa visita, ci regala relazioni che io credo possano essere sempre più forti, e un futuro che è sicuramente promettente", ha affermato Meloni nella conferenza stampa congiunta tenuta nel primo pomeriggio odierno. Al centro del colloquio, i rapporti tra i due Paesi anche con riferimenti al contrasto all'immigrazione clandestina.

"Il contrasto all'immigrazione irregolare per quello che riguarda la rotta balcanica è un obiettivo che Roma e Belgrado condividono", ha rimarcato Meloni davanti ai giornalisti. "Noi - ha quindi aggiunto - siamo convinti che le nostre energie debbano spostarsi sulla dimensione esterna del problema per affrontarlo prima che arrivi in Europa". La dimensione esterna, ha infatti rimarcato la leader di Fratelli d'Italia, "è l'elemento per noi centrale nel contrasto ai flussi illegali, è l'unico modo anche per risolvere l'annosa questione dei movimenti secondari". Proseguono così le proficue interlocuzioni di Meloni sul tema, che già aveva posto il tema durante gli incontri con i principali leader europei.

A proposito di Europa, Meloni ha ribadito di essere tra i "sostenitori dell'allargamento dell'Unione", perché "l'Ue non è un club" e serve "un processo serio e veloce per garantire questa riunificazione". Il riferimento era ovviamente al possibile ingresso della Serbia tra gli Stati membri. Infatti - ha rimarcato il nostro premier - "l'Europa non potrà dirsi davvero unita finché i Balcani occidentali non abbiano fatto il loro ingresso". E il proponimento non rimarrà fermo alle parole: dopo l'incontro con il presidente Vucic, Meloni ha assicurato che "questo sostegno dell'Italia verrà espresso anche nel prossimo consiglio Ue".

Nell'incontro con la stampa, il capo del governo italiano ha anche parlato dei solidi rapporti tra Roma e Belgrado. "C'è già molta Italia in Serbia ma si può fare di più. Belgrado è una citta in cui hanno aperto uffici aziende italiane importanti e ciò dimostra che c'è interesse del mondo imprenditoriale italiano a sviluppare rapporti con la Serbia", ha affermato Meloni, ricordando come quella a Belgrado fosse una visita "programmata da tempo in un quadro di relazioni molto importanti". Oltre all'unione di intenti sul tema migranti, il premier ha menzionato la transizione energetica e l'innovazione come temi su cui "Italia e Serbia possono lavorare insieme con leader che si capiscono facilmente tra di loro".

Tra gli altri temi nei colloqui tra i due leader, c'è stato anche il sostegno all'Ucraina e la crisi in Medio Oriente, con "l'obiettivo di bloccare l'escalation del conflitto".

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