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Grasso si tiene il malloppo

Il presidente del Senato non imita l'esempio di Mattarella. Ma c'è chi fa peggio: la famiglia Occhetto in attivo di 750mila euro

Grasso si tiene il malloppo

Il presidente Mattarella si riduce la sua pensione, il premier Renzi taglia la pensione a tutti gli italiani. Un furto da 16 miliardi. Solo alcuni pensionati avranno una mancetta di 500 euro, per tutti gli altri la sentenza della Corte costituzionale che impone lo sblocco degli adeguamenti e la restituzione dei due anni di pregresso ingiustamente trattenuto dallo Stato rimarrà lettera morta. Non ha i soldi per pagare, Renzi. Lo ha spiegato ieri ospite da Giletti al programma «L'Arena» su Raiuno. Ci sta, ma allora smettiamo di crocifiggere come delinquenti quegli italiani che non hanno soldi da dare a Renzi e quindi saltano o limano qualche scadenza fiscale. Un governo che non rispetta le sentenze non merita stima e fiducia.

È una vecchia storia quella dell'Italia a due velocità e due morali: una per lo Stato e la politica, l'altra per le aziende e le famiglie. Prendiamo le pensioni dei politici. Oggi pubblichiamo quelle dei senatori già a riposo con la differenza tra i contributi versati (una miseria) e i soldi incassati (una enormità).

È vero che di recente i parlamentari si sono dati una bella calmata, approvando norme che limitano o aboliscono antichi privilegi, ma è anche vero che certi furbetti non si danno mai per vinti.

Prendiamo il presidente del Senato, l'integerrimo ex magistrato Pietro Grasso. Non risulta che, a differenza di quanto fatto da Mattarella, abbia rinunciato al cumulo tra la pensione pubblica e l'indennità da senatore. Anzi, da quello che si deduce leggendo il sito del Senato, Grasso ci ha abbagliato con rinunce marginali ma si è tenuto il malloppo, sforando alla grande i 240mila euro-anno stabiliti come tetto massimo di guadagno per cariche pubbliche. Sono certo che se la legge rapina di Renzi ai danni dei nostri pensionati dovesse passare al voto del Senato, il nostro Grasso non farebbe una piega e darebbe il suo consenso: sacrifici dolorosi ma necessari per il bene del Paese. E l'esempio di Mattarella? Per Grasso sarà sicuramente encomiabile, ma suvvia, un caso di moralità basta e avanza per placare l'ira dei pensionati.

Coi tempi che corrono meglio tenersi due entrate che non si sa mai.

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