Politica estera

Accuse sulle elezioni truccate Murdoch cede: Fox patteggia

Il magnate evita il tribunale e pagherà 787,5 milioni a Dominion, la società tacciata di frode contro Trump

Accuse sulle elezioni truccate Murdoch cede: Fox patteggia

Accordo in extremis tra Fox News e Dominion Voting Systems. L'emittente di Rupert Murdoch ha accettato di pagare 787,5 milioni di dollari per patteggiare con la società che produce le macchine per il voto. «Le parti hanno trovato un'intesa», ha annunciato il giudice della Corte superiore del Delaware Eric Davis, mentre l'avvocato di Dominion Justin Nelson, fuori dal tribunale di Wilmington, ha spiegato come l'accordo raggiunto, che ha evitato il processo per il caso di diffamazione, «rappresenti una rivendicazione e una responsabilità». L'amministratore delegato della società John Poulos, definendo il patteggiamento storico, ha poi spiegato che «Fox ha ammesso di aver detto bugie su Dominion che hanno causato enormi danni alla mia società». «Riconosciamo le sentenze della corte che ritengono false alcune affermazioni su Dominion», ha detto da parte sua un portavoce della tv, precisando che la controversia è stata risolta «amichevolmente» e spiegando che Fox è «lieta» di aver chiuso la questione. Il patteggiamento è stato raggiunto pochi istanti prima delle dichiarazioni di apertura del processo sulla causa per diffamazione da 1,6 miliardi di dollari intentata da Dominion Voting Systems nel 2021, nella quale sosteneva che Fox News e la sua società madre, Fox Corporation, avesse diffuso false affermazioni sulle frodi elettorali alle presidenziali del 2020. Ossia che l'avesse «intenzionalmente e falsamente» incolpata per la sconfitta di Donald Trump. Fox, stando alle carte depositate, avrebbe mandato in onda dichiarazioni sulle tesi secondo cui i dispositivi di voto di Dominion erano «truccati» a favore di Joe Biden. Le prove presentate dalla società hanno rivelato che non tutti i giornalisti e i dirigenti di Fox credevano alle accuse di frode elettorale, e pur continuando a cavalcarle, in privato hanno ridicolizzato le teorie sui brogli del tycoon. In una serie di messaggi, riportati dalla Cnn, anchor di punta delle rete come Tucker Carlson, Sean Hannity e Laura Ingraham deridevano senza mezzi termini le teorie promosse dalla cerchia dell'ex presidente sulle elezioni truccate. Rispondendo ad un messaggio di Carlson sul fatto che Sidney Powell, l'avvocatessa che rappresentava la campagna di Trump, stesse «mentendo», Ingraham ha risposto: «Sidney è una pazza completa. Nessuno lavorerà con lei. Idem con Rudy (Giuliani)». Non solo, pare che nemmeno Murdoch credesse alle bugie elettorali di The Donald, e avesse persino proposto di mandare in onda Carlson, Hannity e Ingraham insieme in prima serata per dichiarare Biden il legittimo vincitore delle elezioni. Fox, da parte sua, ha sempre sostenuto di aver agito nel rispetto del Primo emendamento della costituzione, che protegge le libertà di parola e di stampa. L'emittente ha poi sottolineato che la causa non stabilisce che le affermazioni siano state trasmesse con «effettiva tendenziosità», un requisito per soddisfare lo standard legale per la diffamazione. Il processo doveva aprirsi lunedì, ma all'ultimo minuto il giudice ha deciso di spostare l'inizio del confronto a ieri senza fornire ulteriori spiegazioni, alimentando le indiscrezioni su un possibile patteggiamento.

L'accordo evita al network un procedimento potenzialmente imbarazzante nel quale sarebbe dovuto comparire tra i teste in tribunale anche Murdoch, insieme ai volti noti Hannity, Carlson e Ingraham.

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