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Alfano travolto dai dissidenti: "Chi vuol lasciare Ncd vada"

Dopo l'addio di Sacconi esplode il malcontento, traballa la leadership del ministro dell'Interno che difende la scelta di eleggere Mattarella: "Ho deciso io e ho fatto bene"

Alfano travolto dai dissidenti: "Chi vuol lasciare Ncd vada"

È un piccolo terremoto quello causato un casa Ncd dall'elezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Ma Angelino Alfano ieri sera ha spiegato al Tg1 : «Ho deciso io di votare Sergio Mattarella, sono convinto di aver fatto bene. Questo ha creato forti malumori nel mio partito: io non tratterrò nessuno come non ho costretto nessuno a venire, chi ci sta ci sta. Ora faremo sentire forte la nostra voce all'interno del governo, a partire dalla riforma delle popolari e i decreti sul Jobs Act». Angelino avrà così un bel daffare a tenere insieme i pezzi del piccolo partito, facendo valere la leadership. Da un lato, deve reimpostare il rapporto con Renzi e la posizione nella maggioranza per portare avanti le riforme, dall'altro proseguire sulla strada del riaperto dialogo con Berlusconi, anche in una prospettiva di unità del centrodestra. Alfano spiega che non si poteva «consegnare Mattarella alla sinistra e all'estrema sinistra» e che il giudizio vero sul successo o meno di Renzi «si potrà dare quando si vedrà se sulla riforma costituzionale esiste la forza parlamentare per andare avanti».

I malcontenti tra i centristi sono esplosi innanzitutto con le dimissioni da capogruppo al Senato Maurizio Sacconi, che ora spiega: «Il punto è politico e riguarda il fatto che Renzi ritenga il rapporto con le forze politiche una sorta di corsa in taxi e ne chieda il prezzo, senza considerare le convinzioni di ciascuno. La sua scelta sul Colle peserà sulle riforme: già le sinistre chiedono di riscuotere il prezzo». Insomma, per Sacconi «non è in discussione l'amicizia con Alfano, quanto il rapporto con Renzi ed il suo metodo cinico dei rapporti politici variabili». Anche Barbara Saltamartini non vuole più essere portavoce di Ncd, appunto per dissenso con la scelta del partito di votare Mattarella e accusa: «Il premier ha spostato troppo a sinistra l'alleanza».

Ancor più radicale la scelta di Giuliano Cazzola, che lascia il Ncd giudicando sbagliata la linea di condotta del partito, «che si è limitato a porre una questione di metodo, quando la candidatura di Mattarella era debole nel merito». L'ex parlamentare Pdl ed esperto di previdenza era candidato alle Europee con l'Ncd nel collegio del Nord Est. E ora che ci sono alle porte le elezioni regionali di primavera, per Alfano si presentano come un banco di prova. Dicono che Renzi gli abbia posto un aut aut , o con me o con Berlusconi, facendo pressioni perché l'alleanza delle larghe intese si trasformi in alleanza politica.

Questo, mentre Angelino aveva appena imboccato la strada del riavvicinamento con Berlusconi. Il Veneto, ma anche la Campania, possono essere punti nevralgici per il voto e il leader del Pd preme per un chiarimento, per sapere se Ncd vuole allearsi con Fi o no. Per complicare le cose il segretario della Lega Matteo Salvini fa sapere che il Carroccio non farà alleanze con il Ncd in Veneto.

Qualcuno ha messo in giro la voce che Nunzia De Girolamo, capogruppo degli alfaniani alla Camera, sia tentata dalla Lega. Lei smentisce su Twitter : «Vorrei un sussulto di dignità del centrodestra. Io alla Lega? Fantasia giornalistica». E Salvini precisa: «Non facciamo da tram “salvariciclati”». Ma lancia quasi un invito alla Saltamartini, che sembra incerta sul suo futuro: «La conosco e la stimo. È una di quelle persone che ha fatto politica per passione, non per le poltrone».

Il clima è da «resa dei conti». «Confermo, molte cose non funzionano in Ncd e molte cose nel governo. Domani si inizia il confronto: sia chiaro, aperto, duro se necessario!», scrive Roberto Formigoni su Twitter .

Interviene Rocco Buttiglione, deputato del gruppo Area Popolare (Ncd-Udc): «Ho parlato con Barbara Saltamartini e le ho chiesto di rimanere nel gruppo. Spero, e credo, che lo farà. Ho sentito voci di una dimissione di Nunzia De Girolamo, non credo che questo avverrà».

E sulla decisione di Sacconi: «Sono convinto che la fiducia il gruppo è prontissimo a rinnovargliela».

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