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Alitalia come l'Ilva di Taranto In arrivo un altro commissario

Il cda prende atto della bocciatura dell'accordo dopo il voto dei dipendenti e chiede l'amministrazione speciale

Alitalia come l'Ilva di Taranto In arrivo un altro commissario

La lunga notte di Alitalia si è conclusa ieri mattina quando, dopo la doccia fredda del no al referendum, i soci si sono trovati in consiglio per avviare l'iter del commissariamento. Preso atto dell'impossibilità di procedere alla ricapitalizzazione da 2 miliardi necessaria al salvataggio della compagnia aerea, il cda ha convocato un'assemblea per il 27 aprile, subito spostata - nonostante l'urgenza della situazione - in seconda convocazione al 2 maggio per questioni di agenda.

L'assise è chiamata a deliberare la richiesta di «amministrazione straordinaria speciale». La procedura comporta l'uscita di scena dei soci (le banche con quasi un miliardo di perdite: Unicredit 500 milioni e Intesa 300) e l'arrivo di uno o più commissari (3 al massimo). Il commissariamento spiega una fonte vicina alla compagnia - non è un'opzione, ma una necessità. Alitalia ha abbastanza fondi per continuare a volare. Ma è una questione di settimane, da due a tre settimane.

I nomi che circolano con più insistenza per traghettare l'azienda in questa fase delicata sono quelli di Enrico Laghi, commercialista romano già commissario dell'Ilva, e Luigi Gubitosi, ex dg Rai e presidente in pectore della società fino a ieri. A questi sarà affidato il compito di redigere in breve tempo un piano industriale bis che invogli acquirenti o nuovi investitori ad entrare in partita. Ma l'unico piano possibile sembrerebbe un via libera a compagnie straniere disposte a farsi carico delle rotte da e per l'Italia che Alitalia ancora copre. Con il commissariamento i creditori non possono più fare singole richieste di pagamento ma devono inserirsi nella procedura. Nel caso in cui nessuno si presentasse, la strada prevista dalla legge, dopo 6 mesi, è quella di chiedere il fallimento, con la procedura liquidatoria. A quel punto partirebbero per i lavoratori due anni di cassa integrazione e gli asset della compagnia sarebbero ceduti a pezzi ai migliori offerenti. Il denaro incassato verrà poi usato per pagare pro quota i creditori.

Ci rammarichiamo profondamente per il risultato del voto, che significa una sconfitta per tutti: i dipendenti di Alitalia, i suoi clienti, i suoi azionisti, e lo stesso Paese, di cui Alitalia è un ambasciatore in tutto il mondo" ha commentato James Hogan, presidente e ad di Etihad Aviation Group e vicepresidente di Alitalia spiegando di condividere come azionisti di minoranza la decisione di avviare il commissariamento. Condizione imprescindibile quest'ultima per l'Enac, Ente nazionale per l'aviazione civile, che si è detta disponibile a lasciare il certificato di operatore aereo (Coa) all'Alitalia in attesa che, a breve, venga nominato il commissario. Dopo di che, la licenza verrà sospesa e al commissario, verificato che abbia a disposizione le risorse sufficienti, verrà concessa un'autorizzazione temporanea rinnovata mese per mese. L'Enac spiega una nota - ha preso atto che, al momento, esistono le condizioni per il mantenimento della piena operatività di Alitalia, su cui l'Ente continuerà a mantenere la propria vigilanza istituzionale in base alla normativa europea vigente". Un altro tassello da chiarire riguarda un possibile coinvolgimento del governo, seppur temporaneo, per garantire la continuità aziendale.

Possibilità sempre più remota che sarà chiarita dopo l'assemblea.

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