Politica

Altro che aiuti: su Mare nostrum l'Europa ci prende in giro

Nuovamente raggirati, ma ancora eternamente beati. Se mai si vorrà ricordare l'ennesima beffa di Bruxelles, se mai si cercherà un filmato capace di raccontare la cinica indifferenza dell'Europa e la compiaciuta sottomissione di questo governo sul fronte immigrazione, allora la conferenza stampa di ieri, in quel di Bruxelles, tra Angelino Alfano e Cecilia Malmström farà storia. In quel surreale incontro il ministro dell'Interno italiano descrive con entusiasmo sopra le righe un progetto figlio, per il momento, del suo ottimismo mentre la glaciale maestrina volge gli occhi al cielo e si morde le labbra imbarazzata. E quando un giornalista azzarda l'osservazione più ovvia (...)

(...) chiedendo al Commissario europeo se la missione «Frontex plus», destinata a sostituire Mare nostrum, esista oltre che nell'immaginario di Alfano anche nella pratica quella se ne esce con un glaciale «non sappiamo se saremo in grado di trovare i mezzi».

Ma partiamo dall'ottimismo di Alfano che dopo l'incontro con l'omologa europea annuncia baldanzoso il passaggio delle consegne per il soccorso in mare dei migranti da Mare nostrum all'agenzia europea Frontex. Il tutto attraverso l'avvio dell'ipotetica Frontex plus. «Mare nostrum - spiega il nostro ministro dell'Interno - sarà sostituita da Frontex plus. Questo è il nostro obiettivo. E quando partirà Frontex plus il governo deciderà su Mare nostrum».

In quell'annuncio pronunciato con il tono di un successo storico si celano i presupposti dell'ennesima sconfitta. Innanzitutto perché il «nostro obbiettivo» enunciato da Alfano non sembra esser l'obbiettivo di Bruxelles. In secondo luogo perché come ammette lo stesso ministro dell'Interno «il governo deciderà su Mare nostrum» solo «dopo» la partenza di Frontex plus. Ma la partenza dipende da decisioni politiche non ancora assunte dai nostri partner europei. E, soprattutto, presuppone fondi su cui nessuno ha ancora deliberato. Dunque Frontex plus resta per ora un flatus vocis . Un flatus vocis evocato solo dal nostro ministro dell'Interno. Perché quel «non sappiamo se saremo in grado di trovare in mezzi» sibilato dalla sgusciante Cecilia è il chiaro segno di come nessuno dei nostri partner europei sia ancora pronto ad inviare navi per raccogliere i naufraghi del Mediterraneo. E di come nessuno abbia voglia di concedere asilo politico, o anche temporanea ospitalità, ai clandestini fatti salire sulle proprie navi. Così l'unico risultato del vertice delle beffe di Bruxelles è un accordo di principio. In base a quell'accordo la versione rafforzata della missione Frontex accorperà le ceneri di Hermes, un'altra missione fantasma varata dall'Unione europea nel 2011. Missione a cui, già allora, solo l'Italia contribuì con uomini e mezzi. «Oggi - ricorda il soddisfatto Alfano - abbiamo gettato la base per realizzare questa operazione, che incorpora due operazioni esistenti, le amplia e le rafforza e costituirà un presidio per la frontiera dell'Europa. Se vi è il presidio del Mediterraneo da parte dell'Ue - ha aggiunto Alfano - e quel presidio è più forte di come lo era il giorno della tragedia di Lampedusa quella protezione della frontiera marittima sarà più solida che in passato. Questa è l'operazione Frontex plus». Un'operazione che «non coinciderà con Mare nostrum e avrà come sua articolazione operativa quella della frontiera del Mediterraneo e di Schengen».

Parole - quelle di Alfano - difficilmente decifrabili in assenza di un progetto in cui siano messi nero su bianco l'impegno degli altri Paesi europei e i tempi pratici di attuazione. Alla fine il raggiro più grottesco, vendutoci da Alfano come un grande successo è, però, il consenso accordatoci da «mamma Ue» a distruggere i barconi sequestrati ai trafficanti di uomini. Ovviamente non affondandoli per non compromettere un ecosistema del Mediterraneo - al cui equilibrio devono aver invece giovato i duemila cadaveri di umani diventati pasto per i pesci nell'ultimo anno - ma trasportandole sulla terraferma per poi farle a pezzi. Ovviamente per ora a nostre spese che più tardi, mamma Europa forse ci rimborserà. Quanto ai ringraziamenti, invece, state tranquilli.

Quelli di certo non mancheranno.

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