Politica

Un altro scontro tra Ue e Renzi

La Commissione Bilancio del Parlamento Ue discute dei conti con Parigi e Berlino. E i renziani insorgono

Un altro scontro tra Ue e Renzi

L'Unione europea bacchetta di nuovo l'Italia. Dopo il botta e risposta a distanza sulla flessibilità tra Jean Claude Junker e Matteo Renzi, dopo il rapporto della Commissione Ue secondo cui debito resta ancora troppo alto, ora è il Parlamento Ue ad attaccare l'Italia sui conti pubblici.

Il presidente della Commissione Bilancio, il liberal francese Jean Arthuis, ha infatti invitato i commissari a Parigi e Berlino per analizzare solo con Francia e Germania i bilanci dell'Europa e dei singoli Stati. Un invito che non è piaciuto ai componenti italiani che lo hanno considerato un'esclusione dell'Italia dai giochi. Stando a quello che racconta l'Huffington Post, è in particolare a Daniele Viotti a protestare vivacemente durante la riunione di stamattina, accusando il Parlamento europeo di voler prendere da Hollande e Merkel lezioni su come far quadrare i conti pubblici.

"Piuttosto facciamo le cose in maniera ordinata e istituzionale: per un approfondimento sui bilanci, che vengano i ministri del Tesoro dei 28 Stati Ue in Commissione", ha tuonato Viotti, fedelissimo renziano, "È quella la sede giusta per studiare e discutere".

Un attacco che avrebbe colto di sorpresa persino i socialisti come Eider Gardiazabal Rubial, spagnola del Pse, che ha provato a ribattere facendo notare che "sempre con Francia e Germania ci dobbiamo rapportare sui bilanci". Ora cosa farà Matteo Renzi che tra due giorni sarà a Berlino da Angela Merkel?

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