Cronache

Gli "asili gender" fanno retromarcia Annullati i giochi coi bimbi travestiti

Dopo le polemiche il dietrofront: saranno sperimentati solo due esercizi, ma ci vorrà il consenso dei genitori

Gli "asili gender" fanno retromarcia Annullati i giochi coi bimbi travestiti

Trieste Il caso del controverso gioco «gender» negli asili di Trieste infuria, ma si sta facendo retromarcia.

Il sindaco del capoluogo giuliano di centrosinistra, Roberto Cosolini, difende a spada tratta il progetto. Il leader della Lega, Matteo Salvini, lancia tweet di protesta e la storia è finita addirittura sulle colonne del quotidiano inglese «The Guardian». Dalla scuola d'infanzia «I Cuccioli», il primo asilo che avrebbe dovuto applicare il «gioco del rispetto» la coordinatrice getta acqua sul fuoco. «Dopo aver letto le linee guida e partecipato ai corsi di formazione abbiamo deciso di fare, eventualmente e con il consenso dei genitori due soli giochi, il Memory dei mestieri e la fiaba Red and blue, che ci sembrano rispecchiare la nostra impostazione con i bambini. Gli altri no, neppure in futuro», ha dichiarato al «Giornale» Caia Venier con una saggia decisione. Alla fine sono stati scelti i due giochi più innocui e pure le altre 18 scuole d'infanzia è probabile che adottino questa linea.

Ieri il sito del «Giornale» aveva messo in rete le linee guida dell'iniziativa e le schede complete di tutti i giochi per far giudicare i lettori. Lo scontro politico si è infiammato anche su Twitter. Il leghista Salvini ha lanciato un cinguettio di dura protesta: «Pazzesco. Il comune di Trieste porterà in 45 scuole dell'infanzia un “Gioco del rispetto” per spiegare ai bambini un “punto di vista alternativo rispetto a quello tradizionale”, arrivando a far esplorare ai bimbi i corpi dei loro compagni, e facendo loro scambiare i vestiti. Ma il maschietto è maschietto, la bimba è bimba!». Ieri Cosolini, il sindaco del Pd, ha replicato con un netto comunicato: «Sono francamente stupito dalle polemiche e schifato da certe strumentali falsificazioni quindi sarò chiaro: siamo convinti di quanto ha fatto Trieste introducendo il gioco del rispetto. La nostra Trieste è sempre stata nel mondo un esempio all'avanguardia nella cultura civica, da Maria Teresa a Franco Basaglia».

I genitori dell'asilo i Cuccioli che hanno discusso ieri del progetto lasciando fuori la stampa sono usciti dall'assemblea sfuggendo alle telecamere e rilasciando pochi commenti. «I due giochi proposti sono innocui e mi stanno bene. Gli altri no», ha detto un papà. Una mamma pro «ioco del rispetto» ha sostenuto che andavano bene tutti: «È stato sollevato un pandemonio per un eccetera. E lei strumentalizza». Amedeo Rossetti, il genitore che ha sollevato il caso sostiene che «si tratta di una parziale ammissione che qualcosa non va. Per fortuna è stata arginato il progetto che comprende 11 giochi. Adesso bisognerà vedere cosa succederà nelle altre scuole dell'infanzia».

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