Politica estera

Baby deputata lascia la politica. "Westminster luogo tossico"

Il Parlamento di Westminster è un ambiente di lavoro "obsoleto, sessista e tossico"

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Il Parlamento di Westminster è un ambiente di lavoro «obsoleto, sessista e tossico». Con queste parole Mhairi Black, la 28enne vice capogruppo del partito indipendentista scozzese, lo Scottish National Party, alla Camera dei Comuni di Londra, ha annunciato di voler lasciare la politica ai massimi livelli e quindi l'intenzione di non ricandidarsi alle prossime elezioni britanniche previste entro la fine dell'anno prossimo.

«Finora ho dedicato un terzo della mia vita a Westminster, un ambiente di lavoro davvero malsano», ha dichiarato Black, che nel 2015 era passata alla storia per aver sconfitto a sorpresa il peso massimo laburista Douglas Alexander nel collegio scozzese di Paisley and Renfrewshire South, ma soprattutto per essere diventata la più giovane deputata del Regno Unito dal lontano 1832. Da allora però molte cose sono cambiate all'interno nel suo partito. Se infatti la parlamentare ha motivato la sua scelta anche per il bisogno di stare coi suoi cari, inclusa la partner Katie sposata un anno fa, molto probabilmente pesa la crisi dell'Snp, finito nella bufera delle indagini di polizia per le presunte malversazioni al suo interno. La perdita di Black, considerata una promessa della politica, è un altro colpo per il leader indipendentista e first minister scozzese Humza Yousaf, che sta tentando di traghettare il partito fuori da uno dei periodi più difficili nella sua storia.

Le dimissioni prima, motivate dicendo che fosse «il momento giusto» per lei, e l'arresto poi dell'ex premier scozzese Nicola Sturgeon a metà giugno, preceduti dall'arresto del marito Peter Murrell, per 24 anni amministratore dell'Snp, hanno provocato un terremoto nel partito e rischiano di pesare come un macigno sul partito che da sempre si batte per l'indipendenza della Scozia e che da anni governa ormai la regione. Il focus delle indagini della polizia, in particolare, è su come siano state spese 600mila sterline destinate alla campagna per l'indipendenza della Scozia.

Intanto ieri, come da tradizione, Re Carlo III e la regina Camilla sono stati incoronati in Scozia. Di fronte alla cattedrale di St.

Giles si sono riuniti anche gruppi antimonarchici.

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