Cronache

Ma il baby marito è anche sintomo di un amore ridotto a cura

Nessun dubbio sulla sintonia tra Macron e la sua Brigitte, ma il rapporto non obbedisce a normali necessità emotive

Certe relazioni sono sintomi. Forse lo sono tutte, in realtà, ma alcune più manifestamente di altre. Non mettiamo in dubbio la sintonia del ministro dell'Economia francese Emmanuel Macron con la moglie (sua ex insegnante del liceo), Brigitte Trogneux e non abbiamo neppure motivi, autorità o conoscenze adatti a giudicarli. Non mettiamo nemmeno in dubbio che si amino o che in ogni caso abbiano trovato un modo di rendersi felici. Solo ci sembra che il loro rapporto, e gli altri come il loro, obbedisca ad altri generi di necessità emotive, ben distanti da quelle che normalmente dovrebbero unire un uomo e una donna. Si sono trovati, è vero. Ma sembra più per curarsi che per amarsi. Emmanuel ha trentasette anni, la vita che gli esplode da sotto, la Francia che lo venera (è considerato l'enfant prodige dell'Eliseo) e passa i fine settimana assieme ai nipotini di sua moglie, senza avere mai avuto dei figli suoi, oltretutto. Brigitte di figli ne ha tre (li ha lasciati assieme all'ex marito quando è iniziata la relazione con Emmanuel non ancora maggiorenne), ma è evidente che quello che pensa le sia riuscito meglio è il quarto: il suo consorte.

Ha iniziato a incantarsi dinanzi al suo talento, e poi a incoraggiarlo e stimolarlo, quando lui era il migliore dei suoi studenti. Non faceva che lodarlo davanti ai compagni e leggere le sue poesie ad alta voce, incantata, orgogliosa e commossa. E oggi è ancora accanto a lui che, giovane, capace, tenace e preparato è ormai arrivato all'Eliseo (non prima di essere stato l'assistente del filosofo Paul Ricouer, avere militato nel partito socialista, essere diventato banchiere d'affari da Rothschild e avere guadagnato milioni con un affare gestito per la Nestlé-Pfizer). Che soddisfazione. Per lei che lo ha cresciuto...

Che il sesso dei francesi non abbia nulla di logico ce lo hanno raccontato i loro deliziosi film: uno degli ultimi ( 20 ans d'écart ), con gli incantevoli Pierre Niney e Virginie Efira, adesso sembra addirittura profetico. Ma la protagonista, di anni ne aveva trentotto. A dimostrazione del fatto che una donna di vent'anni più grande va bene sino a quando un uomo ne ha diciotto o giù di lì. Oggi che Emmanuel e Brigitte hanno deciso di far uscire la loro unione dal riserbo (si sono sposati nel 2007 ma le occasioni ufficiali nelle quali sono apparsi insieme, fino ad ora sono state rarissime) emergono particolari in grado di tratteggiare un felice, completo, perfetto rapporto di coppia: munito di tutto. Sembra che i due, per esempio, adorino ballare il tango assieme. Il ballo più sensuale di tutti, ça va sans dire . Come a dire: funziona proprio ogni cosa, insomma.

Eppure...

Ci dispiace per il Mozart dell'Eliseo (il ragazzo, ovviamente, non si è fatto mancare neppure il conservatorio), ma esattamente come per Hollande con la Merkel, non siamo certi che nel tango del suo matrimonio, sia lui a mettere la gamba destra.

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