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Berlusconi conquista l'Europa "Rispetteremo tetto del 3%"

Berlusconi in missione a Bruxelles: "La regola del deficit è discutibile, ma va rispettata". E sulla Merkel: "Ci sostiene"

Berlusconi conquista l'Europa "Rispetteremo tetto del 3%"

Silvio Berlusconi è volato a Bruxelles per rassicurare gli alleati europei del Ppe e gli altri Stati membri sulla sua intenzione di fare da "garante" moderato per la coalizione di centrodestra.

"Con l'Europa bisogna ragionare e parlare con tutti, alzando i toni non si ottiene nulla. Bisogna prima di tutto esserci in Europa e poi convincerli a venire dalla tua", ha detto ieri da Massimo Giletti. E nella prima conferenza stampa dopo l'incontro con il segretario generale del Partito popolare europeo, Antonio Lopez, ha ribadito la sua linea.

In particolare, il Cavaliere si è soffermato sul Patto di stabilità che impone un tetto del 3% al rapporto tra deficit e pil. "È una regola che va rispettata", ha detto ai giornalisti, "Concordo con Tajani sul fatto che è una regola che può essere superata: è difficile ritenere che sia una regola corretta, perché il deficit annuale di ogni Stato deve essere adattato alle esigenze di sviluppo del singolo Stato. Ma per quanto ci riguarda la politica che noi intendiamo seguire con la politica fiscale attraverso la flat tax, ci dice che nel nostro programma la regola del 3% sarà rispettata. Oggi è al 134% - ha detto Berlusconi - vogliamo assolutamente ridurre questa percentuale e riportarla a quel 125% almeno, come era al momento del colpo di stato del 2011 quando io fui costretto alle dimissioni dal governo".

E il leader di Forza Italia parla anche della Germania e soprattutto del suo rapporto con Angela Merkel: "Dobbiamo guardare con favore a quello che è accaduto ieri in Germania", spiega, "La Germania va verso la sicurezza di avere un governo e questo comporterà per la signora Merkel la possibilità di essere autorevole in Europa". La stessa Merkel che "ci sostiene in questa campagna elettorale": "Ho sempre avuto con la signora Merkel un eccellente rapporto di rispetto reciproco", ha aggiunto Berlusconi, "Anche se qualcuno ha cercato poi di mettere zizzania facendo circolare delle volgarità che si sono rivelate non essere vere. Al di là di questo i nostri rapporti sono sempre stati molto positivi ".

La due giorni a Bruxelles è iniziata oggi per l'ex premier, ha incontrato anche il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, insieme al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Ma anche il capo negoziatore per la Brexit dell'Ue Michel Barnier.

D'altro canto dal Ppe è arrivato un "appoggio chiarissimo" al centrodestra italiano e a Silvio Berlusconi in vista delle elezioni: "È una cosa buona che l'antica Democrazia Cristiana sia nella coalizione e sostiene lo schieramento", dice Lopez, "Dopo anni di incertezza auspichiamo un ritorno del centrodestra in Italia per noi il sostegno al centrodestra italiano e a Berlusconi è naturale. È un momento cruciale e per noi l'Italia è fondamentale: la parte sud dell'Europa ha bisogno di avere più presenza nelle decisioni fondamentali che si stanno prendendo in Bruxelles e la presenza di un governo forte in Italia è fondamentale nei prossimi mesi e anni".

Mentre Juncker si è limitato a definire "eccellente" l'incontro con Berlusconi. E anche il Cavaliere ha definito positivo l'incontro con Juncker: "Con Juncker ho un’antica amicizia - ha detto Berlusconi al termine dell’incontro durato circa 40 minuti e a cui ha partecipato il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani - ho messo al corrente Juncker di come funziona la preparazione delle elezioni in Italia e abbiamo parlato di temi importanti per noi, prima di tutto l’immigrazione. Ho potuto constatare da parte sua la stessa nostra volontà di aiutare gli stati africani, in modo che i nativi non debbano trasferirsi in occidente:abbiamo parlato del numero di guardie di frontiera che può essere aumentato in modo che ci siano hot spot anche in Italia, di guardie da altri paesi europei".

Berlusconi ha aggiunto che è stato affrontato il "problema relativo alle relazioni con la Federazione russa: anche Juncker ha ottimi rapporti con Putin - ha concluso - e abbiamo convenuto dell’importanza che ha per l’Europa continuare in una relazione amichevole con la Russia, come era nel 2002 a Pratica di Mare, al contrario di come invece è venuta degradando dopo, soprattutto negli ultimi due anni".

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