Politica

Il "no" di Berlusconi al voto anticipato: "Ma con il M5S non si governa"

Berlusconi al Corriere della Sera: "Di Salvin mi fido, non penso voglia fare partner minoranza del M5S". E allontana il voto anticipato

Maria Stella Gelmini, Silvio Berlusconi e Anna Maria Bernini
Maria Stella Gelmini, Silvio Berlusconi e Anna Maria Bernini

"Finora Matteo Salvini si è comportato con correttezza nei nostri confronti". Intervistato dal Corriere della Sera, Silvio Berlusconi allontana le accuse di voler distruggere. "Credo che fossero obbiettivamente rivolta ad altri, non a noi - continua - d'altronde il leader della Lega rappresenta una coalizione del 37%, non vedo che interesse avrebbe a rinunciare a questo per fare il partner di minoranza dei 5 Stelle". Il Cavaliere si dice "certissimo", anche dai contatti avuti in queste ore, che il leader leghista "continuerà a parlare e ad operare in nome dell'intero centrodestra".

Si continua a lavorare alla formazione del governo. Dopo il fallimento del giro di consultazioni del presidente del Sanato Maria Elisabetta Alberti Casellati, la palla è tornata al capo dello Stato Sergio Mattarella. Che domani, con buone probabilità, darà mandato al presidente della Camera, Roberto Fico, per provare a mettere insieme una maggioranza capace di sostenere un nuovo esecutivo. Le trattive, al momento, sono in alto mare. Il centrodestra rimane compatto sulle proprie posizione. Anche Berlusconi, nell'intervista al Corriere della Sera, conferma la volontà di andare avanti mantenendo salda l'alleanza con Salvini e la Meloni: "Un governo con centrodestra unito è l'unico modo per rispettare la volontà degli elettori". Per quanto riguarda il Partito democratico, assicura di non essere alla ricerca di "una interlocuzione politica con loro". "Non mi sembra neppure che da parte loro ci siano segnali di disponibilità - spiega il leader di Forza Italia - quindi, il tema non si pone neppure".

La partita con il Movimento 5 Stelle sembra ormai definitivamente chiusa. "Noi non abbiamo posto veti su nessuno. Anzi - continua Berlusconi - nonostante le nostre perplessità sui contenuti e i metodi dei grillini, ci siamo detti pronti a fare responsabilmente la nostra parte, senza pregiudiziali verso nessuno, per far nascere un governo che affronti i gravi problemi degli italiani". Oggi sembrano dimenticati, ma quasi 5 milioni di italiani sono sotto la soglia di povertà, 3 milioni di ragazzi hanno rinunciato persino a cercare un lavoro, 600.000 clandestini sono in giro nelle nostre città. "Sono tutte questioni drammatiche che non aspettano le manovre tattiche dei partiti - spiega il Cavaliere - di fronte a questa nostra forte dimostrazione di responsabilità, abbiamo ricevuto veti e insulti che sono inaccettabili". Questa, per Berlusconi, è "una clamorosa dimostrazione di immaturità politica, di arroganza e di sete di potere". Tanto che i Cinque Stelle "hanno dimostrato in modo inconfutabile che non sarebbe ipotizzabile governare con loro".

All'orizzonte si affaccia la possibilità di un governo tra i Cinque Stelle e il Partito democratico. Se così fosse, per Berlusconi sarebbe "un ennesimo tradimento della volontà degli elettori". "Finirebbe malissimo in tempi molto brevi - conclude nell'intervista con il Corriere della Sera - se non si trova nessuna soluzione, mi sembra inevitabile tornare al voto.

Però, sarebbe un peccato".

Commenti