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Berlusconi: "Il governo può durare solo per la voglia dello stipendio dei parlamentari"

Berlusconi: "Il governo è stato messo insieme per la voglia di restare in Parlamento dei partiti che lo compongono e dei parlamentari che sono in questi partiti"

Berlusconi: "Il governo può durare solo per la voglia dello stipendio dei parlamentari"

A margine del prevertice del Ppe a Bruxelles il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, si sofferma sul governo Conte bis: "Nessuno può dire" quanto durerà, "perché la voglia di restare in Parlamento di usufruire di uno stipendio è forte, quindi può darsi che da altri partiti ci siano dei supporti al governo, affinché questo governo" finisca "la legislatura e questi parlamentari rimangano in carica per tutto il periodo, ancora di tre anni, della legislatura". Il governo, prosegue il Cavaliere, "è stato messo insieme per la voglia di restare in Parlamento dei partiti che lo compongono e dei parlamentari che sono in questi partiti. Non ha alcuna ragion d'essere se non il voto che hanno dato gli italiani e anche il fatto che molti italiani che si dichiarano moderati sono rimasti a casa, senza andare a votare".

"Io sono preoccupato del fatto che gli italiani, come molte volte i popoli dei vari Paesi hanno fatto, abbiano votato non considerando il loro interesse. E che quindi abbiano portato al governo delle persone che sono degli incapaci, che non hanno esperienza, che non hanno assolutamente la statura umana ed economica per poter risolvere i difficili problemi che ha il nostro Paese. Mi riferisco - precisa Berlusconi - agli attuali personaggi al governo del Paese. Ma è colpa degli italiani".

Berlusconi ha parlato anche dei destini dell'Italia in Europa: "Non c’è nessuna seria preoccupazione per quanto riguarda il nostro rimanere nell’euro", ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se il centrodestra sia unito sull’appartenenza dell’Italia all’euro. "Uscire dall’euro oggi sarebbe una cosa assolutamente negativa per la nostra economica e per il nostro paese. L’errore - prosegue - è stato entrare nell’euro con un cambio lira-euro che era assolutamente fuori dalla realtà. Ricordo che per un euro abbiamo dato 1936,27 lire. Il valore dell’euro sin dall’inizio è stato al massimo quello di mille lire. Oggi l’euro vale molto meno delle vecchie mille lire".

Il presidente di Forza Italia ha detto di augurarsi che il Partito popolare europeo (Ppe) e il primo ministro ungherese Viktor Orban saranno in grado di trovare un compromesso che gli consenta di continuare a lavorare insieme. Così Berlusconi ha risposto ad una domanda dei giornalisti sulla possibile espulsione del partito di Orban, Fidesz, su cui il Ppe dovrà decidere il prossimo febbraio: "Spero che tutto si risolva, e che entrambe le parti riescano a trovare la giusta motivazione per continuare a lavorare insieme: con Orban ho parlato di recente, e non credo sia veramente intenzionato ad uscire dalla formazione".

A chi gli chiedeva come vanno le cose con Vincent Bolloré, primo socio di Vivendi (tra Vivendi e Mediaset è in corso un contenzioso), il CXavaliere ha risposto così: "Chi è Bollorè?".

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