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Berlusconi parte da Milano per scuotere i sondaggi

L'ex premier non si risparmierà per le Comunali: "Con me in campo possiamo recuperare 10 punti"

Berlusconi parte da Milano per scuotere i sondaggi

Berlusconi apre, di fatto, la campagna elettorale dalla sua Milano. Lo fa oggi pomeriggio visitando due dei 33 gazebo allestiti dagli azzurri in città. «Rialzati Milano» è il titolo dell'iniziativa volta a promuovere la riscossa di Forza Italia. E Berlusconi vuole spendersi in prima persona, calandosi il più possibile tra la gente. Non è un caso che il Cavaliere abbia scelto due zone popolari della città: prima Baggio, poi Lorenteggio. Due quartieri difficili e che ben si prestano al messaggio forte che l'ex premier intende dare. Berlusconi denuncerà il degrado in cui sono costretti a vivere i milanesi, in balia dei loro problemi e a cui la sinistra non sa dare risposte.

Il suo bersaglio sarà il sindaco Pisapia ma anche il capo del governo Renzi: entrambi incapaci di trovare soluzioni alle istanze della gente. La crisi economica, l'immigrazione incontrollata, la poca sicurezza e la perdita di competitività saranno solo alcuni degli ingredienti forti che utilizzerà Berlusconi per cucinare un menu fatto di aspre critiche alla sinistra. Soprattutto Milano, capitale economica del Paese, ha bisogno di un buon governo che solo il centrodestra può garantire. E il Cavaliere proprio su Milano concentra le proprie energie. Certo, il candidato sindaco ideale non è ancora stato individuato ma Berlusconi non vuole accelerare troppo e bruciare il nome giusto. Si attenderà, poi, l'esito delle primarie della sinistra. Nonostante il cavallo vincente non sia ancora stato scelto, Berlusconi è ottimista e continua a compulsare i sondaggi. Ad oggi, per Forza Italia, non sono buoni; ma in futuro la situazione cambierà. «Con me in campo a pieno regime il partito è in grado di recuperare 10 punti.

Il che vuol dire che il centrodestra vincerà a mani basse superando in scioltezza il 40%». L'unità del centrodestra continua ad essere il faro dell'azione del Cavaliere che, anche questa volta, crede nel miracolo. Al di là della voglia di ributtarsi in campo, l'ex premier ci sarà. Spesso sottolinea come «mio malgrado resto in politica che non mi è mai piaciuta. Ma lo devo fare per senso di responsabilità e perché amo il mio Paese». E come sempre giura che a breve tornerà sotto i riflettori.Così, mentre questo pomeriggio incontrerà i cittadini di Milano, questa sera concluderà, con un messaggio telefonico, i lavori di «Azzurri in vetta», tradizionale kermesse di Forza Italia a Roccaraso.

Qui sfileranno molti big di partito: Mara Carfagna, Annamaria Bernini, Catia Polidori, Renato Brunetta, Giovanni Toti, Antonio Tajani, Fulvio Martusciello, Marco Marin, Marcello Fiori, Alessandro Cattaneo, Maurizio Gasparri, Altero Matteoli, Aldo Patriciello, Salvatore Cicu, Stefano Caldoro, Gianni Chiodi, Remigio Ceroni, Paola Pelino e Fabrizio Di Stefano. Tanta carne al fuoco anche nella kermesse abruzzese: dalle strategie per le prossime elezioni amministrative alle critiche alle politiche europee sul fronte migrazione, passando per l'analisi della piaga del terrorismo internazionale. Su tutto c'è la convinzione di Berlusconi che Renzi è inadeguato a governare e che più passa il tempo più il premier perderà consensi. Non solo: la battaglia referendaria che vedrà gli azzurri impegnati per il «no» potrebbe essere fatale per Renzi.

Ma anche su questo c'è tempo per organizzare al meglio la campagna, naturalmente concordando i passi da fare assieme agli alleati. L'unità del centrodestra pare essere il vero faro che muove le scelte dell'ex premier, convinto che la strada sia segnata: con questa legge elettorale Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia devono stare insieme. Infine l'ennesima tegola giudiziaria che s'abbatte sul partito: il senatore nonché coordinatore campano di Forza Italia, Domenico De Siano, raggiunto da una richiesta di arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta sui rifiuti. Il senatore, che respinge con forza tutte le accuse, ha rimesso nelle mani di Berlusconi il suo incarico di coordinatore e ha annunciato di voler rinunciare alla prescrizione, convinto com'è della sua innocenza. E in una cordiale telefonata, il Cavaliere ha avuto modo di esprimere a De Siano tutta la sua solidarietà e la sua vicinanza: «Sono certo che riuscirai a dimostrare la tua estraneità ai fatti contestati.

Fatti coraggio».

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