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Berlusconi: "Servono sindaci-manager, ma abbiamo buoni candidati"

Berlusconi al Dal Verme per l'evento che apre ufficialmente la corsa a Palazzo Marino

Berlusconi: "Servono sindaci-manager, ma abbiamo buoni candidati"

Il centrodestra deve ripartire da Milano e Roma. Lo ha dette Silvio Berlusconi, che ha rilanciato l'unità del partito e di tutta l'area dei moderati a partire dalle amministrative che in primavera si svolgeranno nelle più grandi città d'Italia.

"Milano e Roma devono essere amministrate come grandi azienda con squadre di manager", ha detto Silvio Berlusconi, chiedendo "qualità imprenditoriali" ai candidati sindaco. "Ci stiamo organizzando, abbiamo già un progetto per vederci con gli alleati e buoni candidati per resuscitare Roma", ha aggiunto, "Oramai ci vado poco ma Roma è in condizioni preoccupanti, anche in vista del Giubileo. Salvini e Meloni? Sono ancora sul tavolo da esaminare, sarebbero buone opportunita".

Poi aggiunge: "Le elezioni di Milano sono importanti per la nostra amatissima città, ma sono elezioni fondamentali anche in vista delle prossime elezioni politiche, dove dobbiamo rivincere alla grande per ripristinare la democrazia. Io sarò con voi". Il programma? Meno tasse e più sicurezza, un programma in 100 punti per 100 giorni e l'apertura alle realtà civiche. "Dobbiamo richiamare all'impegno di quelle categorie che non si sono impegnate", ha detto, "A qualcuno ho già parlato, a imprenditori e professionisti. Poi non possono lamentarsi".

E per quanto riguarda le voci insistenti che vogliono il commissario di Expo, Giuseppe Sala, candidato del centrosinistra, il Cavaliere ha detto: "Non ho una conoscenza approfondita della persona, è sicuramente una brava persona, ma vorrei sommessamente ricordare che l'Expo è arrivata a Milano grazie a me".

Berlusconi ha parlato anche delle riforme costituzionali in approvazione: "Si sta organizzando un sistema con un uomo solo al comando, un padrone di una lista unica e una Camera sola che fa le leggi senza controllo. Dobbiamo spiegarlo alle persone.

Questa persona che ha voluto la riforma ha dimostrato più volte una volontà di potere che ci deve preoccupare".

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