Mondo

Biden rafforza l'Obamacare e difende l'aborto "Basta tentativi di togliere la sanità ai cittadini"

Allungati i termini per la copertura assicurativa. Harris: più diritti alle donne

Biden rafforza l'Obamacare e difende l'aborto "Basta tentativi di togliere la sanità ai cittadini"

New York. Dopo il giro di vite su covid, economia e clima, Joe Biden rottama altri tasselli della politica di Donald Trump, questa volta sulla salute, rafforzando l'Obamacare e revocando le restrizioni sull'aborto. L'ex presidente e i repubblicani negli ultimi quattro anni hanno tentato, invano, di abrogare la riforma sanitaria di Barack Obama, ma l'hanno indebolita con una serie di decreti e provvedimenti. Ieri, Biden ha firmato due ordini esecutivi con cui prosegue l'inversione di marcia rispetto al predecessore e spiega: «Oggi cancelliamo i danni fatti da Trump». In primis il presidente decide di riaprire i termini dal 15 febbraio al 15 maggio per poter chiedere la copertura assicurativa durante il periodo di iscrizione speciale dell'Affordable Care Act. E rendendo più agevole l'accesso sia all'Obamacare che al Medicaid, il servizio sanitario per le persone più indigenti. La Casa Bianca ha spiegato che l'iscrizione regolare tramite Healthcare.gov avviene di solito nelle ultime sei settimane dell'anno e il periodo di iscrizione speciale andrà da febbraio a maggio. L'ordine fa parte delle promesse fatte da Biden durante la campagna elettorale e Pennsylvania Avenue ha spiegato come «per il presidente si tratti di un fatto personale», poiché «crede che ogni americano abbia diritto alla tranquillità che deriva dal sapere di avere accesso a un'assistenza sanitaria di qualità a prezzi accessibili». L'obiettivo è quello di ripudiare «quattro anni di tentativi» da parte di Trump e dei repubblicani di «togliere l'assistenza sanitaria a milioni di americani» cercando di cancellare l'Obamacare. Il Comandante in Capo, inoltre, ha firmato un memorandum per revocare la cosiddetta «Mexico City Policy», la regola istituita per la prima volta da Ronald Reagan nel 1984 che vieta di usare i soldi dei contribuenti Usa per finanziare le organizzazioni non profit che in patria e all'estero promuovono il diritto all'interruzione della gravidanza. Una norma che è stata sempre confermata dai presidenti repubblicani e rovesciata da quelli democratici. Via anche il divieto di aiuti federali alle cliniche che praticano l'aborto, introdotto dal tycoon nel 2019, quando dirottò questi fondi a una rete di strutture pro-life. «È ora di dire basta ai diritti negati alle donne nel nostro paese e all'estero, ed è ora di agire per proteggerli», è il commento della vice presidente Kamala Harris. Biden ha fretta di ottenere risultati concreti, ed è ricorso agli ordini esecutivi proprio per evitare di passare dal Congresso, dove invece dovrà cercare una soluzione bipartisan per far passare il pacchetto di aiuti economici anti-covid.

Sebbene continui a fare promesse da moderato di centro come in campagna elettorale, alcuni osservatori suggeriscono tuttavia che si tratta di un diversivo per rendere meno evidente all'opinione pubblica la volontà di allinearsi alla virata su posizioni progressiste della maggioranza del partito democratico.

Commenti