Politica

Bin Salman da Trump: «Donne, basta abito nero»

Sul tavolo affari e il programma atomico. E un'altra conquista femminile: parità di salari

C'è tanto da mettere sul tavolo. L'Iran, le riforme interne di Riad, ma anche gli affari, al centro dell'incontro tra il presidente americano, Donald Trump, e il principe ereditario saudita, Mohammad bin Salman, l'innovatore di 35 anni che ha dichiarato: «solo la morte» potrà impedirgli di salire sul trono: «Se dovessi arrivare a cinquant'anni sicuramente governerò questo Paese, e solo la morte mi potrà impedire di farlo». Volato ieri a Washington per un tour di due settimane negli Stati Uniti, il primo da quando è stato prescelto da re Salman per succedergli sul trono: sarà impegnato in meeting in sette diverse città e anche con i vertici delle principali aziende americane, tra cui Apple e Google, per promuovere l'Arabia Saudita e attrarre nuovi investimenti.

Dieci mesi dopo l'ultimo faccia a faccia, i due grandi alleati, Trump e Mbs, affronteranno insieme la sfida principale, il braccio di ferro con l'Iran, sul quale si gioca il predominio politico del Medio Oriente, e quindi anche la guerra nello Yemen e lo scontro con il Qatar. E Il programma atomico dell'Arabia Saudita sta risvegliando i timori di una corsa agli armamenti nucleari in Medio Oriente. Alcuni osservatori, infatti, nutrono forti dubbi sul fatto che la volontà manifestata da Riad di estrarre e arricchire l'uranio da sola sia finalizzata esclusivamente alla produzione per usi civili. A confermare quelli che per ora sono solo sospetti, sono state le recenti dichiarazioni del principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, che ha espresso il desiderio del regno del Golfo di tenere il passo con il programma nucleare dell'Iran, suo acerrimo rivale nella regione. «L'Arabia Saudita non vuole procurarsi alcuna bomba nucleare, ma senza dubbio, se l'Iran sviluppasse una bomba nucleare, noi faremmo lo stesso il prima possibile», ha spiegato Mbs, in un'intervista rilasciata alla Cbs alla vigilia del suo arrivo negli Stati Uniti. L'obiettivo, secondo funzionari e analisti, è costruire 16 reattori nei prossimi 20 anni, con un costo di circa 80 miliardi di euro. Questo però richiederà una negoziazione diretta con gli Stati Uniti e un forte equilibrismo con le altre potenze mondiali.

In mezzo ci sono le purghe degli ultimi mesi che hanno portato in carcere decine di principi . Il potente principe presenterà inoltre la propria rivoluzionaria visione del regno, con l'ambizioso progetto di traghettarlo dalla teocrazia all'illuminismo. I diritti alle donne, il progetto di togliere l'obbligo di portare l'abaya, l'abito nero che copre fino ai piedi e lvellare i salari tra uomo e donna. Starà alle cittadine scegliere «quale abito pudico e rispettoso indossare». MbS è stato nominato principe ereditario a giugno dal padre, re Salman. È lui l'ispiratore di «Vision 2030», l'ambiziosa iniziativa per costruire un'economia meno dipendente dal petrolio, attirando maggiori investimenti stranieri. Il tour di bin Salman ha come obiettivo proprio quello di attrarre nuovi importanti investimenti, non solo nel settore petrolifero con le trattative per la quotazione di Aramco, il colosso nazionale, nel listino di Wall Street ma anche nel settore alberghiero e del divertimento. MbS presenterà infatti la sua nuova idea di Arabia Saudita come meta turistica aperta al divertimento, in stile Dubai. Inoltre ai big delle aziende tecnologiche, a partire da Microsoft, Apple e Google, presenterà il progetto «Neom», la «città del futuro» sul Mar Rosso che al momento vale investimenti per 500 miliardi di dollari.

MAlf

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