Politica

Boldrini: "Vittime del jihadismo e migranti morti in mare suscitino lo stesso dolore"

Il presidente della Camera all'attacco: "Qui oramai si fa fatica a ricordarci i lutti". E accusa: "C'è chi si commuove in modo selettivo"

Boldrini: "Vittime del jihadismo e migranti morti in mare suscitino lo stesso dolore"

Laura Boldrini è rammaricata. Dice di aver constatato che "qui oramai si fa fatica a ricordarci i lutti". "È una sequenza continua di lutti. Ci sono le stragi di terrorismo e i morti in mare", spiega il presidente della Camera nel saluto introduttivo alla cerimonia a Montecitorio in occasione del 60° anniversario di fondazione dell'Arci. "Dovremmo provare per tutti lo stesso dolore, per gli uni e per gli altri - ammonisce - invece c'è chi si commuove in modo selettivo, chi per consenso politico abitua le persone alla disumanità. Diventate disumani e saremo più felici. Delegittimiamo le Ong che salvano, così nessuno ci farà sapere quanti sono i morti perché non ci sarà nessuno a dircelo. Tutto questo - incalza - è inquietante".

La tirata d'orecchie della Boldrini arriva a pochi giorni dall'ennesima strage di matrice islamista. Quando l'Europa piange ancora i 22 ragazzini trucidati da Salman Abedi all'uscita del concerto di Ariana Grande, il presidente della Camera invita tutti a provare lo stesso dolore per gli immigrati naufragati davanti alla costa libica l'indomani della strage alla Manchester Arena. Lo fa plaudendo alla manifestazione di Milano durante la quale sinistra, centri sociali, immigrati e comunità islamiche hanno ribadito il proprio "no" ai muri. "Chiedevano accoglienza e integrazione - continua la Boldrini - integrazione non è il regalo che il Paese generosamente fa a chi arriva, è un percorso a doppio senso. Chi arriva deve rispettare leggi, i principi costituzionali, deve imparare la lingua e fare tante altre cose. Ma dall'altra parte ci deve essere uno Stato e ci deve essere una società in grado di assorbire tutto questo e offrire opportunità di vita. Integrazione non è solo chiedere a qualcuno senza dare nulla in cambio, è uno scambio reciproco a vantaggio di tutti". Durante l'incontro di oggi, la Boldrini ha ringraziato l'Arci per "l'azione di pressione" per "sollecitare l'approvazione della legge sulla cittadinanza". "Questa legislatura - è stato il suo auspicio - non si chiuda prima dell'approvazione di quella legge, che non è la migliore possibile, ma è un passaggio determinante".

Un altro punto che il presidente della Camera ha messo in evidenza durante l'incontro è il ruolo dell'Unione europea. "È la nostra casa comune e dobbiamo batterci a tutti i livelli perché diventi un'Europa a tripla A sociale - spiega - bisogna rinnovarla perché abbia una prospettiva. Altrimenti non ci sarà futuro. Insieme ci dobbiamo spendere per fare in modo che i bisogni delle persone non siano ai margini ma al centro delle politiche economiche. Su questo ci vuole una svolta radicale che mi auguro arrivi prima che sia troppo tardi". In ultima battuta, poi, la Boldrini ha posto l'accento sulla parola "diritti". E, tra questi, quelli connessi all'orientamento sessuale. "È stato un percorso lungo, nella società italiana - ha continuato - su questo tema l'Arci ha fatto scuola e si è spesa tanto. È stata per me una grande soddisfazione in questa legislatura approvare la legge sulle unioni civili, forse uno dei giorni più belli nell'aula di Montecitorio. Ma non basta.

Ma anche qui c'è altro lavoro da portare a compimento - ha concluso - penso al testo contro l'omofobia, anch'esso all'esame del Senato, e mi auguro che non si concluda la legislatura senza averlo approvato perché è un altro grande ritardo che ci portiamo dietro".

Commenti