Cronache

Boom di furti nelle case: attenti ai segni sulla porta

A Milano a Ferragosto arrestati 17 ladri, a Roma trovata "banca" di arnesi da scasso. Ecco come difendersi dall'assalto alle nostre abitazioni vuote

Ferragosto in vacanza, ladri in città. Una vecchia combinazione purtroppo sempre attuale. Solo a Milano nella giornata di festa sono stati 17 i ladri sorpresi in flagranza di reato dai carabinieri del capoluogo lombardo. Ovvero, è il caso di dirlo, con le «mani nel sacco».

Quattro delle persone finite sotto chiave sono topi d'appartamento, dieci avevano preso di mira negozi, i restanti le auto parcheggiate. Due i minorenni, inoltre, sorpresi a depredare le macchine. Mentre la maglia nera dei furti spetterebbe a Bologna secondo le associazioni dei proprietari immobiliari, a Roma polizia e carabinieri hanno scoperto la centrale dello scasso. In un appartamento deposito sono state sequestrate migliaia di chiavi e tutto il necessario per scassinare porte blindate, casseforti, saracinesche. Non solo. Rinvenuti centinaia di cilindri di vario tipo e misura e parti di lucchetti sezionati con i meccanismi in vista, utili allo studio della serratura stessa. Insomma, una scuola per i «soliti ignoti» alla Totò.

Il «supermarket» dello scasso, nel popolare quartiere del Mandrione, è di un romano di 58 anni, denunciato a piede libero per possesso di arnesi atti allo scasso. Secondo Confabitare nel primo semestre del 2014 Bologna è in cima alla top-ten delle città più bersagliate della penisola rispetto all'anno passato (31,9 per cento in più) seguita da Milano (30,5 per cento), Torino (27,6 per cento), Roma (26,8 per cento) e Firenze con il 24,5 per cento. Ultima in classifica Bari con un incremento rispetto al 2013 del 13,4 per cento.

A livello nazionale, sempre secondo l'associazione dei proprietari, l'incremento è del 30 per cento. Un dato preoccupante se si pensa che il numero dei reati non è distribuito uniformemente. Picchi significativi sono nelle grandi città, fino ad arrivare a un furto ogni due minuti, con la media nazionale di ottanta abitazioni su mille svaligiate, 25 furti in casa ogni giorno in città. Le cause? Secondo l'associazione «vanno ricercate nella situazione generale di crisi economica mentre il 36 per cento delle denunce spetta a stranieri senza permesso di soggiorno».

Fra i consigli: non lasciare in casa oggetti di valore, gioielli e denaro, ma rivolgersi a una banca; fotografare i preziosi che potrebbero essere rubati. Chiudere bene porte e finestre e, se possibile, attivare un sistema di allarme elettronico. Attenzione, poi, ai social-network come Facebook e Twitter che potrebbero risultare un'arma a doppio taglio, facendo sapere a tutti gli «amici» notizie sulle proprie ferie e luoghi di villeggiatura.

Altrettanto importante è il consiglio di non lasciare messaggi sulla segreteria telefonica sulla data di rientro. Se l'assenza è breve meglio lasciare qualche luce accesa simulando la presenza di qualcuno in casa. Viceversa se il periodo di ferie è lungo chiedere al portiere o a un vicino di ritirare la posta nella cassetta delle lettere.

Occhio, infine, ai segni lasciati dagli zingari vicino a citofoni e portoni. Le forze dell'ordine hanno distribuito un vero e proprio alfabeto utilizzato dai nomadi durante i sopralluoghi prima dei furti. Generalmente tracciati a matita.

Se ne vedete uno rivolgetevi immediatamente a polizia e carabinieri.

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