Cronache

Il borgo della santa bambina in guerra per l'invito a Rocco

Siffredi nella giuria di "miss Strega" per Halloween. L'opposizione sbotta: "La nostra comunità va tutelata"

Il borgo della santa bambina in guerra per l'invito a Rocco

La santa, la strega e la pornostar. A Corinaldo sono giorni agri a causa dei due vanti cittadini: Maria Goretti e Halloween. La prima è una delle sante più amate in Italia, una dodicenne originaria di questo angolo di Marche violentata e uccisa nel basso Lazio nel 1902 da un amico e diventata nei decenni simbolo delle donne rese martiri dalla violenza di noi maschietti. La seconda è sorprendente: qui da vent'anni si svolge la più frequentata festa di Halloween d'Italia.

Insomma, il sacro più sacro e il profano più profano. Roba già di suo difficile da tenere insieme. Figuriamoci poi se ad animare la ventesima edizione dello sfrenato party corinaldese c'è Rocco Siffredi, la più nota pornostar italiana dall'epoca di Moana Pozzi. L'attore, protagonista di capolavori come Caldi istinti di una ninfomane di lusso e di 30 maschi per Sandy, sarà infatti parte della giuria che eleggerà Miss Strega. Un concorso che gli organizzatori presentano citando l'articolo 1 del regolamento: «Possono partecipare al concorso per l'elezione di Miss Strega tutti gli abitanti del mondo, senza distinzione di età, di sesso, di provenienza». Ah, ecco.

Siffredi nella città di Santa Maria Goretti? Il simbolo della pornografia e quindi della mercificazione del corpo che fa da testimonial per la città della bambina che per difendere il proprio, di corpo, si è fatta uccidere? Non si può. Nel paese, come scrive con lunare quanto involontario umorismo l'edizione locale del Corriere Adriatico, «si è scatenato un brusio». Una Bocca di Rosa al ciauscolo, con l'attempato stallone da set cinematografico nei panni della ragazza della quale «tutti si accorsero con uno sguardo che non si trattava di un missionario». E i ben pensanti locali nei panni delle «cagnette a cui aveva sottratto l'osso».

A Corinaldo in questi giorni non si parla d'altro. I groupie di Maria Goretti trovano dissacrante invitare mister ventiquattro centimetri nella terra della santa. Le vecchie signore del posto, conservatrici abbastanza da scandalizzarsi ma non da non conoscere le virtù di Siffredi, berciano ma trovano poca sponda nel parroco che pilatescamente nota: «Siffredi in fondo starà solo una sera, Santa Maria Goretti ce l'abbiamo tutto l'anno». I componenti dell'opposizione recapitano al sindaco di centrosinistra Matteo Principi un'interrogazione che sembra scritta da Totò e Peppino, in cui evidenziano «come questo personaggio è notoriamente conosciuto dalla opinione pubblica di varia età ed estrazione sociale, in virtù dei dispositivi media e di quelli di ultima generazione, anche sulle vicende private» e sottolineano che «le segnalazioni e osservazioni che ci sono state avanzate dai nostri concittadini vertono proprio attorno all'attività svolta dal personaggio, nel recente passato, alle conflittualità del presente e all'evidente status symbol del medesimo soggetto che contrastano in maniera provocante e provocatoria con la figura della nostra concittadina Maria Goretti martire e assurta alla santificazione per l'elevatissimo messaggio della purezza». Conclusione lapidaria: per «salvaguardare il complesso etico-morale della nostra comunità» meglio «intervenire nei confronti dell'associazione Pro Loco perché resa consapevole e responsabile del danno arrecato ad una parte considerevole della comunità corinaldese possa rivedere ed eventualmente annullare l'invito rivolto al signor Siffredi».

La Pro Loco gongola: l'effetto Rocco ha funzionato. Mai si è parlato tanto della festa di Halloween.

Scherzetto e dolcetto.

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