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Brunetta: "Amico Stefano, prudenza"

Il dibattito tra dubbi ed entusiasmo. Non si sa quale sarà l'incarico

Brunetta: "Amico Stefano, prudenza"

Roma Silvio Berlusconi chiede a Stefano Parisi «un contributo per far girare un partito che così com'è non va». L'incarico preciso è ancora da definire, il perimetro verrà definito in maniera più chiara a settembre, ma il dibattito interno al centrodestra è già partito, tra favorevoli, contrari, fatalisti, disinteressati alla possibile scalata dell'ex direttore generale di Confindustria al partito azzurro o forse al centrodestra stesso.

E così se tra i commensali di Arcore si registra la ferma opposizione di Altero Matteoli - «Parisi non può venire qui a insegnarci come fare politica» - la critica di Giovanni Toti - «deve prima acquisire esperienza, di fatto ha presentato un programma politico» - e la posizione favorevole di Mariastella Gelmini - «non dobbiamo arroccarci e dobbiamo tornare a coinvolgere la società civile - non mancano le prese di posizione pubbliche. Renato Brunetta, ad esempio, ritiene che «lanciare un'Opa in politica non sia possibile» e consiglia prudenza all'«amico Stefano». Lucio Malan esulta per il «no» chiarissimo al referendum. Ma ci sono anche gli alleati a dire la loro. Giorgia Meloni in una intervista a La Stampa esprime qualche perplessità. «Il modello Milano? Non mi sembra così vincente visto che alla fine le elezioni Parisi le ha perse. Parisi ha fatto soprattutto un errore: annacquare troppo le sue posizioni. Per piacere a tutti si finisce per non piacere a nessuno. Ed è un errore che il centrodestra ha fatto troppo spesso. Gli elettori cosiddetti moderati, che poi secondo me lo sono sempre meno, vogliono magari la moderazione nei toni, ma di certo la chiarezza nelle proposte». Il collega di partito Fabio Rampelli prova a rilanciare la proposta di primarie regolamentate per legge. «Chiediamo a tutto il centrodestra di fare un fronte unico per inserirle nella legge elettorale, per renderne seri e oggettivi lo svolgimento e il risultato». Una battaglia che anche Raffaele Fitto sembra pronto a sposare. «Per il futuro del centrodestra, la strada maestra è quella delle primarie. Una gara di idee, in cui a decidere siano i cittadini, non poche persone in una stanza.

Che ne pensa Parisi? Noi siamo determinati a contribuire con proposte e un impegno diretto su questo fronte».

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