Cronaca locale

La bugia di Sala sui soldi all'archistar di Expo (e villa)

Altro che i 110mila euro dichiarati dall'aspirante sindaco Pd in conferenza stampa A De Lucchi sono andati circa 810mila euro per Padiglione Zero e Expo center

La bugia di Sala sui soldi all'archistar di  Expo (e villa)

Ha detto solo la verità, ma non tutta la verità. Giuseppe Sala, commissario di Expo e aspirante sindaco, nella conferenza stampa convocata per replicare a quanto pubblicato dal Giornale sulla vicenda della sua villa al mare, progettata dagli architetti di Expo, ha omesso di rendere noto un dettaglio cruciale: che però viene ugualmente a galla, e cambia i conti della faccenda. Il dettaglio riguarda infatti gli incarichi affidati all'architetto Michele De Lucchi per il gigantesco cantiere dell'esposizione universale: che sono di gran lunga più sostanziosi di quanto dichiarato da Sala incontrando i mass media. È vero che i due incarichi conferiti da Expo a De Lucchi per l'ideazione del Padiglione Zero e dell'Expo Center sono costati 110mila euro, e l'aspirante successore di Giuliano Pisapia rivendica questa cifra come dimostrazione delle sue capacità, «questo dimostra che so negoziare meglio i soldi pubblici che i miei privati», dice Sala. E in effetti per un archistar come De Lucchi si tratta di un compenso quasi modesto, specie se confrontato con i 70mila euro che Sala sborsa a De Lucchi per progettargli la villa a Zoagli, sul Golfo del Tigullio. Peccato che i rapporti tra De Lucchi e l'Expo non si concludono affatto con l'affidamento, tra il maggio e l'agosto del 2012, dell'ideazione del «concept» dei due padiglioni. Infatti, dopo essere stati ideati, il Padiglione Zero e l'Expo Center devono anche essere progettati nel dettaglio. E vanno progettati in fretta, perché la data di apertura dell'esposizione universale si avvicina: entra in ballo, insomma, l'emergenza, la paura di non fare in tempo, che spesso diventa l'alibi per saltare passaggi e controlli. Così alla fine del 2013 Giuseppe Sala firma un contratto che affida alla Fiera di Milano la «ingegnerizzazione» di una serie di opere di Expo. Tra queste, le più importanti sono Padiglione Zero ed Expo Center. Mancava un anno e mezzo all'inaugurazione, serpeggiava il panico per il ritardo dei lavori, raccontano adesso in Fiera Milano. E la Fiera, che è un soggetto privato, può assegnare gli incarichi senza gara. A chi va quello per Padiglione Zero e Expo Center? Ovviamente, a Michele De Lucchi. «Il principio è stato quello della continuità, abbiamo scelto i professionisti che erano già quelli scelti da Expo, l'incarico a De Lucchi era implicito».Quanto incassa l'architetto di fiducia di Sala? Ieri, in nome della privacy Fiera Milano non conferma la cifra di 700mila euro, che risulta al Giornale. Ma l'importo totale dell'accordo Expo-Fiera era di un milione e 200mila euro. La cifra è più che verosimile, dunque. Se così stanno le cose, De Lucchi ha incassato per i suoi progetti per Expo non i 110mila euro di cui parla Beppe Sala, ma ben 810mila. Le cose, come si può intuire, cambiano. E viene da chiedersi come Sala non abbia ritenuto opportuno raccontare tutto quanto in conferenza stampa. Interpellato ieri sera, l'entourage del commissario straordinario fa sapere che «siamo al corrente di un accordo tra Fiera e De Lucchi ma non ne conosciamo natura né importo». Una versione che fa a pugni con quanto dicono alla Fiera, secondo cui la scelta di De Lucchi era addirittura «implicita» nel contratto stipulato con Expo.

Insomma: da una parte il ruolo di De Lucchi nella progettazione della villa al mare di Sala, relativo, per ammissione dello stesso Sala, al «completamento di alcuni aspetti degli interni e delle finiture esterne della casa»: lavori esattamente nello stesso periodo in cui l'archistar accumulava incarichi per l'esposizione universale milanese, per un importo, come si è visto, molte volte superiore a quello che Sala ha reso noto l'altro ieri.

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