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Due a FI, uno a FdI e uno alla Lega: c'è la quadra sui vicepresidenti

L'accordo dopo la riunione dei capigruppo di stamattina. I parlamentari di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia dovrebbero convergere sui nomi di Centinaio e Gasparri a Palazzo Madama, e Mulé e Rampelli al Senato

Due a FI, uno a FdI e uno alla Lega: c'è la quadra sui vicepresidenti

L’intesa è stata raggiunta al termine della riunione dei capigruppo iniziata questa mattina attorno a mezzogiorno negli uffici di Fratelli d’Italia alla Camera. Deputati e senatori che oggi sono chiamati a votare per eleggere i membri dell’ufficio di presidenza di Montecitorio e Palazzo Madama, ultimo passaggio parlamentare prima dell’avvio delle consultazioni per la formazione del nuovo governo, dovrebbero convergere su quattro nomi: quelli di Gian Marco Centinaio e Maurizio Gasparri per le vicepresidenze del Senato, e quelli di Fabio Rampelli e Giorgio Mulè per le vicepresidenze della Camera.

Forza Italia, quindi, esclusa dalle presidenze di Camera e Senato, andate rispettivamente a Lega e Fratelli d’Italia, otterrà due vice presidenti, mentre Fdi ne avrà uno a Montecitorio, dove sulla poltrona più alta siede Lorenzo Fontana. A Palazzo Madama, invece, dove il presidente è La Russa, la seconda vicepresidenza spetterà alla Lega, con Centinaio. L’ex sottosegretario all’Agricoltura, assieme a Fabio Rampelli, escono quindi dalla corsa per i ministeri. Il leghista veniva dato tra i papabili al ministero dell’Agricoltura e anche al Turismo, in lizza con Daniela Santanché. Il nome di Fabio Rampelli, invece, che verrebbe riconfermato nel ruolo di vicepresidente a Montecitorio, era stato fatto per il ministero dell’Ambiente e Transizione Ecologica, per cui ora il più quotato sembra essere l’azzurro Gilberto Pichetto Fratin, viceministro uscente dello Sviluppo Economico.

Per le figure dei questori alla Camera, dove la votazione è iniziata alle 14 circa, il centrodestra ha poi indicato il deputato di Fratelli d'Italia, Paolo Trancassini e Alessandro Benvenuto della Lega, assieme a Riccardo Zucconi e Giovanni Donzelli, in quota FdI, Fabrizio Cecchetti della Lega e Annarita Patriarca di Forza Italia come segretari. A Palazzo Madama, invece, i senatori di Fratelli d'Italia si sono riuniti attorno alle 14 nella sala della commissione Difesa per decidere le ultime nomine.

Sul fronte dell'opposizione, invece, è ancora scontro tra Pd, M5S e Terzo Polo. Le vicepresidenze che spettano alla minoranza sono state blindate da Dem e grillini. Letta ha indicato la fedelissima Anna Ascani alla Camera e Anna Rossomando, vicina ad Andrea Orlando, per il Senato. Dal voto dei gruppi pentastellati, che si sono riuniti in tarda mattinata, sono emersi invece i nomi dell'ex ministro Sergio Costa per la vicepresidenza della Camera e della capogruppo uscente Mariolina Castellone a Palazzo Madama.

Azione e Italia Viva, come confermato da Renzi e Calenda, non parteciperanno alla votazione in segno di protesta per l'esclusione dalle trattative proprio per le vice presidenze. Stamattina circolavano indiscrezioni su un possibile incontro pacificatore, definite però "fantascienza" dai capigruppo Paita e Richetti. "Non ci hanno mai invitato ad alcun tavolo, - si legge nella nota congiunta - non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di dialogo altrimenti, come detto pubblicamente, ci saremmo resi disponibili. È l'ennesima conferma che è tutto un bluff e che continua la spartizione di poltrone da parte dei ritrovati alleati.

Noi confermiamo che non parteciperemo al voto sulle vicepresidenze delle Camere".

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