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Canadair, Di Maio: "Contattai le ambasciate per smuovere il governo"

Il vicepresidente della Camera prova a metterci una pezza: "Il mio staff ha preso contatti con l'ambasciata francese per mettere pressione al governo"

Canadair, Di Maio: "Contattai le ambasciate per smuovere il governo"

"Giggino" Di Maio ci riprova. Il vicepresidente grillino della Camera tenta di correggere il tiro su una vicenda - quella dei Canadair - che lo ha visto protagonista di una gaffe clamorosa.

Nel pieno dell'emergenza incendi che devastava mezza Italia, il parlamentare pentastellato aveva assicurato tutti dell'impegno profuso per ottenere l'intervento degli aerei anti-incendio dagli altri Paesi europei.

"Sono stato tutta la sera al telefono con le ambasciate degli altri Stati europei per chiedere l'invio dei loro Canadair nell'area del Vesuvio - aveva detto il "pompiere" Di Maio - Ebbene, sono in arrivo dalla Francia tre aerei, di cui due Canadair." Se non fosse che questo affresco dell'eroismo grillino era stato subito smentito dall'ambasciata francese di Roma: gli aerei sono stati attivati su richiesta del dipartimento della Protezione Civile. Che dipende dalla presidenza del Consiglio e dunque dal governo. Non certo da un deputato, sia pure vicepresidente della Camera.

Subissato di critiche e ironie, Di Maio non ha rinunciato a replicare e ieri sera ha provato a metterci una pezza. Intervenuto a Bersaglio mobile su La7 ieri sera, l'esponente grillino ha tentato una spiegazione alternativa: "Ho chiamato le ambasciate, ho parlato con l'ambasciatore portoghese, l'ambasciatore spagnolo, l'ambasciatrice tedesca, l'ambasciatore austriaco, il mio staff ha preso contatti con l'ambasciata francese per mettere pressione a un governo che non si muoveva."

Per ora, la versione ufficiale rimane questa.

Fino, naturalmente, a nuovo avviso.

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