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"Cannabis light legale": arriva l'emendamento del M5S

La proposta prevede l'uso "in forma essiccata, fresca, trinciata o pellettizzata ai fini industriali, commerciali ed energetici". La Cirinnà: "Ora bisogna accelerare"

"Cannabis light legale": arriva l'emendamento del M5S

"Abbiamo perso una battaglia ma non la guerra". I grillini l'avevano promesso e ora sono pronti a indossare l'elmetto: le norme sulla cannabis light - dopo essere state ritenute inammissibili dalla presidente della Camera, Elisabetta Casellati - potrebbero rientrare a Montecitorio. L'accelerata del Movimento 5 Stelle si fa forza della recente sentenza storica a favore dell'auto coltivazione della marijuana: l'intenzione dei pentastellati è di fare un esplicito riferimento alla pronuncia delle sezioni unite penali; ad esempio si potrebbero stabilire il numero delle piantine da coltivare e come poter rispettare i paletti posti anche dalla Corte Costituzionale. Come riportato da Il Messaggero, fonti 5S hanno fatto sapere: "Non si può lasciare ogni cosa allo stato brado e far sì che sia la giurisprudenza a dettare la linea".

Dunque la volontà è quella di agire concretamente con un emendamento: nelle prossime ore si cercherà di raccogliere i voti di una maggioranza trasversale. La proposta in questione prevede l'uso "in forma essiccata, fresca, trinciata o pellettizzata ai fini industriali, commerciali ed energetici". E il contenuto di tetraidrocannabinolo (Thc) dovrebbe essere inferiore allo 0,5%. L'idea è di ripresentare la medesima proposta come emendamento al Milleproroghe che dovrà essere convertito in legge.

Il piano B

La Casellati aveva rivolto un invito ben preciso a Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Liberi e uguali: presentare una proposta parlamentare. L'alternativa è rappresentata dal testo del senatore 5S Matteo Mantero, che però non è ancora stato calendarizzato. I gialli inoltre contano sull'appoggio di Roberto Fico, il presidente della Camera. Fonti del M5S avrebbe fatto sapere che si sta attendendo la relazione del Ministero della Sanità e quella dell'Interno. Nonostante le varie tensioni, è stato fatto notare non solo che c'è l'ok del dicastero dell'Economia, ma anche che "al Senato l'accordo nella maggioranza era totale".

Matteo Mantero ha osservato: "È una corsa contro il tempo. Marzo e aprile sono i mesi in cui si semina, altrimenti si perdono i raccolti e si mandano sul lastrico 12mila famiglie". Il senatore grillino ha poi aggiunto: "È assurdo che in Italia si stia parlando ancora di canapa industriale mentre nel resto del mondo legalizzano la marijuana. Chi parla di droga dimostra grande ignoranza sul tema". La dem Monica Cirinnà, che aveva firmato l'emendamento dichiarato inammissibile in Senato, ha promesso: "È arrivato il momento di accelerare.

Non ci diamo per vinti".

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