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Cantone finisce sotto accusa per le nomine della Raggi

Il Parlamento chiama in causa Raffaele Cantone sulle ragioni della bocciatura della nomina del capo di gabinetto della sindaca Virginia Raggi, il magistrato Carla Raineri

Cantone finisce sotto accusa per le nomine della Raggi

Il Parlamento chiama in causa Raffaele Cantone sulle ragioni della bocciatura della nomina del capo di gabinetto della sindaca Virginia Raggi, il magistrato Carla Raineri.

Un'interrogazione parlamentare del senatore Lucio Barani di Ala ai ministri dell'Interno e degli Affari Regionali scaglia pesanti accuse sul presidente dell'Anac, contestando i contenuti e modalità del parere che provocò il primo settembre le dimissioni della Raineri e, a ruota, del superassessore al Bilancio Marcello Minenna e dei vertici di Ama e Atac, mettendo in crisi il governo M5S della capitale.

Barani ricorda che in due interviste lo stesso Cantone raccontò di essere andato in Campidoglio il 29 agosto e di aver incontrato la sindaca e il suo fedelissimo Raffaele Marra, allora vice della Raineri, mentre con la precedente amministrazione era sempre ricorso ad una convocazione nella sede dell'Anac. La sindaca gli chiese un parere urgente sulla nomina e lui si ritenne «competente», anche se già si attendeva il responso della magistratura dopo due esposti alla Procura e alla Corte dei conti. Per il senatore, poi, c'è una fretta sospetta: il 30 arrivò la richiesta del Campidoglio e alle 16,56 del giorno dopo il parere era già pronto per essere consegnato da un pony express. E aveva la «dicitura riservato».

L'interrogazione contesta, punto per punto, anche il contenuto, affermando che risultano «falsi» dei riferimenti a sostegno della bocciatura. Ricorda che «i precedenti capi di gabinetto di Roma Capitale sono stati nominati proprio ai sensi dell'articolo 110 del Tuel», che riguarda i dirigenti (e non il 90, come sosteneva Cantone), come «recentemente il capo di gabinetto del Comune di Milano». D'altronde, scrive Barani, un gabinetto con 3 direzioni e 260 dipendenti, deve avere a capo un dirigente. Sulla «contraddittorietà» dei pareri dell'Avvocatura capitolina segnalata dalla Raggi si chiede perché la sindaca non risolse internamente la questione prima di rivolgersi all'Anac.

Insomma, il senatore getta ombre sulla bocciatura.

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