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La carica dei giovani azzurri. "Le idee non muoiono"

A Gaeta il secondo giorno di festa di Forza Italia. "I valori di Berlusconi destinati a durare nel tempo"

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Hanno sconfitto il caldo opprimente con l'entusiasmo del ritrovarsi e del confrontarsi. I giovani azzurri a Gaeta sono arrivati in massa per confermare quello che i dirigenti storici del partito, dal segretario Tajani al governatore Schifani, dal capogruppo Barelli a Maurizio Gasparri - che di questa kermesse nella località laziale è il supervisore - vanno ripetendo da tempo: il futuro di Forza Italia è ancora tutto da scrivere. «Se muore un grande uomo come Berlusconi - dice ai ragazzi il segretario - non vuol dire che le sue idee muoiono. Anzi. Se sono le idee di un grande uomo sono destinate a durare nel tempo». D'altronde, commenta lo stesso Gasparri, «il gollismo non è morto con De Gaulle. Stessa cosa per il berlusconismo». La folla di giovani, che stanno affollando in questo fine settimana il tendone allestito di fronte allo stabilimento Aurora, è una plastica dimostrazione della fondatezza delle parole di Tajani e di Gasparri. E il futuro è già nel programma.

Un incontro sul tema: «La rivoluzione green tra ecoansie e razionalità» con Francesco Battistoni, Erica Mazzetti e il ministro Gilberto Pichetto Fratin. Occasione, per il ministro dell'Ambiente di tornare sulla questione dell'utilizzo delle centrali nucleari («Tutti gli analisti ci dicono che con le attuali conoscenze sull'energia, per riuscire a dare sicurezza a 30/40 anni, visto che l'aumento delle emissioni è notevole, l'unica soluzione è il nucleare»). E poi confronto con i ministri Anna Maria Bernini e Paolo Zangrillo, rispettivamente responsabili di Università e Pubblica amministrazione. Occasione questa che ha permesso alla ministra Bernini di fare il punto sull'accesso a Medicina («Abbiamo creato quest'anno quattromila posti in più, che in 6 anni saranno trentamila»).

Ma un forte messaggio di militanza politica è emerso anche dall'ultimo incontro della sera sul tema della riforma della giustizia e della lotta alla criminalità, cui hanno partecipato Caterina Chinnici, Francesco Paolo Sisto e Rita Dalla Chiesa. E proprio a proposito di Dalla Chiesa, la platea di Gaeta ha tributato una commosso omaggio al generale Carlo Alberto, ucciso dalla mafia a Palermo nel 1982. La figlia Rita ricorda proprio le ore più buie. Quelle della mattina dopo. «Sono andata in aeroporto, non mi conosceva nessuno: ho chiesto un biglietto per Palermo ma gli aerei erano tutti pieni - ricorda la parlamentare azzurra -. Nessuno mi aveva detto che c'erano degli aerei a Fiumicino e Ciampino, pronti a partire con giornalisti e politici: non ero stata avvertita neanche di questo». La deputata ricorda che non voleva dire chi era non volendo suscitare la pietà di nessuno. «Un signore mi ha guardato - conclude -, intuendo qualcosa, e mi ha ceduto il suo biglietto, solo così sono riuscita ad andare a Palermo da mio padre».

Stefano Benigni (parlamentare oltre a essere responsabile nazionale di Forza Italia) e Simone Leoni (coordinatore dei giovani azzurri del Lazio) si dimostrano infaticabili nel loro ruolo di attenti padroni di casa. E davanti ai microfoni del Tg1 Benigni commenta soddisfatto: «Forza Italia è viva, attrattiva, investe sui giovani ed il successo di questa manifestazione ne è la prova più concreta. Siamo protagonisti nel Paese e al governo e vogliamo continuare ad esserlo per dare risposte ai cittadini».

«In politica contano i fatti e qui a Gaeta Forza Italia ha messo in campo la realtà - commenta un Gasparri molto soddisfatto -. Mille giovani stanno arricchendo di contenuti e di entusiasmo Azzurra Libertà-Ritorno a Everest, una bellissima iniziativa. Diceva Marshall McLuhan che «il mezzo è il messaggio». E qui la presenza compatta, entusiasta e ottimista di tanti giovani è il vero contenuto dell'evento. Ci sono partiti in declino, movimenti virtuali, persone che non hanno più di fronte una platea a cui rivolgersi, Forza Italia, nel momento più difficile della sua storia, si ritrova unita, coesa e ricca di giovani e di entusiasmo . Il berlusconismo c'è in Italia, è decisivo nel centrodestra, porta passione ma anche serietà».

Oggi il gran finale.

E intanto già si pensa al prossimo appuntamento: il Berlusconi day, organizzato dal capogruppo al Parlamento europeo Fulvio Martusciello, in programma il prossimo 29 settembre a Paestum.

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