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Caso Spataro, Csm: "Salvini non ha leso l'indipendenza delle toghe"

Il Consiglio superiore della magistratura ha deciso di non aprire la pratica a tutela per Spataro che era stata chiesta dai consiglieri di Area

Caso Spataro, Csm: "Salvini non ha leso l'indipendenza delle toghe"

Il Consiglio superiore della magistratura non aprirà una pratica a tutela relativa allo scontro tra il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e l'allora capo della procura di Torino, Armando Spataro, oggi magistrato in pensione.

La Prima Commissione di Palazzo dei Marescialli ha esaminato la richiesta di apertura pratica che era stata avanzata dai togati di Area e ha proposto l'archiviazione. Le parole di Salvini, che in un tweet aveva replicato alla nota con cui Spataro lamentava la diffusione di notizie su un'operazione di polizia giudiziaria in corso, non hanno "leso in concreto l'indipendente esercizio della funzione giurisdizionale".

Nella delibera si sottolinea anche come "l'ampio spazio che ha avuto il dibattito sui fatti" in questione, "sia in seno al Consiglio che al di fuori dello stesso", abbia "già soddisfatto l'esigenza sottesa all'apertura della pratica a tutela, poiché il dibattito stesso e l'attenzione con esso posta alla necessità che il confronto istituzionale proceda sempre con toni misurati e nel rispetto dell'interlocutore risulta, di per sè, aver raggiunto l'effetto cui l'apertura della pratica mirava".

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