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Il Cavaliere suona l'allarme: "Dal premier ricette inutili"

La convinzione: non sfrutta le condizioni favorevoli, serve un'iniezione liberale. Comunali, Sgarbi vuole candidarsi a Milano

Il Cavaliere suona l'allarme: "Dal premier ricette inutili"

Roma - È una vera e propria discesa libera quella della produzione industriale attraverso la sequenza dei governi Monti-Letta-Renzi. Una picchiata che significa una perdita di 8,7 punti dal 2011 al 2014 per il nostro Paese e non sorprende certo Silvio Berlusconi. Il presidente di Forza Italia da tempo non perde occasione per far suonare l'allarme sulla stagnazione della nostra economia e sulla sequenza di errori commessi dal governo Renzi, incapace di sfruttare le favorevoli condizioni internazionali, dettate dal basso prezzo del petrolio e dal Quantitative easing della Bce che tiene basso lo spread. La fotografia scattata dall'Eurostat non fa che rafforzare queste convinzioni.

«È ora di finirla con gli inutili proclami» è il pensiero dell'ex premier. «Serve tornare a una vera ricetta liberale. Non si riducono realmente le tasse senza tagliare la spesa pubblica improduttiva. Non è certo con le misure adottate da Renzi che le famiglie possono tornare a spendere e le imprese a investire. Dobbiamo lasciare più denaro ai cittadini e alle imprese, diminuendo le tasse». L'idea di fondo è che sia più che mai necessario mettere in campo un programma semplice in grado di far ripartire la filiera, coinvolgendo imprese e società civile in un progetto credibile e condiviso, attraverso politiche economiche capaci di agire come un'enzima che possa catalizzare la ripresa, in primis con la Flat-tax. Il primo passo da compiere, però, è rilanciare il centrodestra, come ha ribadito anche nella cena di sabato sera in un ristorante di Arcore con oltre duecento ragazzi arrivati da tutta Italia per celebrare i suoi 22 anni di storia politica. Un imperativo per dare seguito al quale dovrebbe esserci presto un nuovo vertice a tre con Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Un appuntamento che potrebbe prendere corpo nel prossimo fine settimana ad Arcore. C'è, infatti, un'esigenza sempre più forte di chiarire il quadro delle candidature per le Amministrative, in particolare per quanto riguarda Roma, con la giovane leader di Fratelli d'Italia chiamata a sciogliere le riserve. Si fa sotto anche Vittorio Sgarbi. «Berlusconi si è risvegliato. Mi ha chiesto di candidarmi a sindaco di Bologna, ma io voglio candidarmi a sindaco di Milano. Sarò avversario di Sala». Di candidature, probabilmente, si parlerà con i dirigenti di Forza Italia non è ancora chiaro se martedì in un Ufficio di Presidenza o nel corso di un pranzo a Palazzo Grazioli.

C'è un altro dato economico, però, che ha colpito molto Berlusconi in queste ore: l'analisi della Coldiretti che ha certificato come le esportazioni di prodotti italiani in Russia nel 2015 siano crollate del 25,9% per effetto delle sanzioni che hanno alimentato una lunga guerra commerciale deleteria per settori simbolo del made in Italy, dall'alimentare alla moda fino alle auto. «Una vera e propria politica suicida, davvero incomprensibile» secondo il presidente di Forza Italia che il governo Renzi non è stato in grado di contrastare. Una situazione critica che, secondo coloro che hanno avuto occasione di confrontarsi con il Cavaliere, rendono ancora più forte la sua convinzione di tornare in campo. «Questi dati aumentano il mio senso di responsabilità e la necessità di compiere ancora una volta un atto d'amore verso il mio Paese.

Mi sento moralmente obbligato a fare politica».

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