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La Cgil in udienza privata dal Papa per parlare di migranti e lavoro

L'incontro in Vaticano. Papa Francesco e Landini contro "le ideologie della paura e della divisione": "Si rischiano derive autoritarie".

La Cgil in udienza privata dal Papa per parlare di migranti e lavoro

Azioni di solidarietà, accoglienza degli immigrati e promozione dei diritti dei lavoratori. Di questo hanno parlato papa Francesco e la delegazione della Cgil durante l'udienza privata in Vaticano. Al Santo Padre il segretario generale del sindacato, Maurizio Landini, ha portato in regalo la Carta dei diritto universali del lavoro.

All'incontro di oggi, insieme alla delegazione della Cgil e della Flai-Cgil, hanno partecipato anche l'Associazione Romana Studi e Solidarietà, rappresentata dal vice Presidente Manuel Sanchez, e il presidente dell'associazione Elpis, oltre che direttore dell'Istituto Massimo, padre Giovanni La Manna. A papa Francesco il sindacato e le due associazioni hanno illustrato le azioni di solidarietà che insieme hanno sviluppato nel corso del 2018 e che hanno portato a donare all'elemosineria vaticana, tramite il cardinale Konrad Krajewski, quattro tir di derrate alimentare da donare ai più poveri.

Durante l'udienza privata Landini ha illustrato a papa Francesco tutte le azioni di solidarietà, di tutela e di promozione dei diritti dei lavoratori, di accoglienza nei confronti degli immigrati che il sindacato ha sviluppato e ha intenzione di incrementare nel progetto Sindacato di strada di cui la Flai-Cgil è capofila. A Bergoglio il segretario della Cgil ha confermato l'intenzione di proseguire la collaborazione con le due associazioni, allargandola anche ad altre "culture sindacali" per "incrementare la solidarietà nei confronti dei poveri, dei bisognosi e dei diseredati, a partire da azioni concrete e dal basso". Il Pontefice non solo ha approvato l'operato del sindacato rosso ma lo ha anche incoraggiato a continuare nell'opera di "rivalutazione del lavoro" e di "contrasto al considerare i lavoratori come merce".

Nel corso dell'incontro, che entrambe le parti hanno definito "amichevole e cordiale", papa Francesco e Landini hanno stigmatizzato "le ideologie della paura e della divisione" e condiviso "il pericolo di derive autoritarie".

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