Cronache

La Cina perde una star Addio a «Basi» il panda più vecchio

Aveva 37 anni ma erano come 100. Ci sono animali più longevi, che fanno sperare l'uomo

La Cina perde una star Addio a «Basi» il panda più vecchio

Se uno sta lì a guardare l'anagrafe Basi in fondo non era così vecchia: era nata nel 1980 come Nina Zilli, Tiziano Ferro, Kim Kardashian o Ronaldinho. E anche lei era una star: mascotte dei Giochi asiatici di Pechino del 1990, si era esibita come ciclista, giocatrice di basket, sollevatrice di pesi. Per sei mesi, negli anni Ottanta, era andata anche in tournee negli Stati Uniti per promuovere politiche in difesa della natura, più convincente di un docufilm di Al Gore. Il simbolo eco friendly per eccellenza, un emblema nazionale per la Cina, persino sulle monete d'oro c'è il suo faccione, certi amori, del resto, non hanno prezzo. Invece a quell'età lì, 37 anni, un panda è vecchio come Kirk Douglas o Olivia De Haviland, 100 anni e spiccioli, e Basi era una nonnina fragile e delicata. Di cataratta del resto l'avevano operata a 21 anni. «Con il cuore spezzato - piangono allo Straits Giant Panda Research and Exchange Center di Fuzhou dove viveva nonna Basi - annunciamo che, il modello originale di Panpan, la mascotte dei primi Giochi asiatici, e il nostro angelo dell'amicizia, il panda gigante Basi è morta alle ore 8.50 del 13 settembre 2017 all'età di 37 anni». La vecchiarda dagli occhi neri, il sopranome era «Cutie», era anche considerata «la dea della longevità» avendo vissuto il doppio dell'età media. Ogni anno portava allo zoo migliaia di persone. Pesava 186 kg: non era certo la dieta a rovinarle la salute.

Di certo al mondo ci sono pellacce più dure. La carpa Kol per esempio, più colorata di un quadro di Afremov, che vive, giurano gli esperti, anche nella vasca del giardino. Nel 1997 ne morì una che aveva 226 anni, era nata ai tempi di Voltaire e Maria Teresa d'Austria. Essendo animali non hanno l'ansia di invecchiamento dei for ever young umani, non sono malati di giovanilismo grave, non si sentono braccati dal tempo, non cercano conferme sui social. Non ha bisogno di mantenersi in linea o di consegnarsi al rito mattutino dei Cinque tibetani per restare giovane la vongola oceanica, un mollusco nato apposta per farti venire rabbia: qualche anno ne scovarono una lunga otto centimetri che aveva tra 405 e i 410 anni e l'hanno chiamata Ming, come la dinastia che dominava la Cina quando la vongola veniva al mondo. Una ragazzina rispetto alla spugna antartica ritrovata più o meno nello stesso periodo nata nel 461 dopo Cristo, 1500 anni e non sentirli. Sempre uguale e fresca poi senza ritocchi estetici, sempre bella anche quando è cozza.

L'ultimo essere vivente con la scadenza perchè oltre ci sarebbe solo la Turritopsis nutricula, piccola idromedusa caraibica di cinque millimetri, unico organismo che ringiovanisce in automatico e che ripete all'infinito il proprio ciclo vitale rendendosi praticamente immortale. Per difendersi dai pericoli da medusa diventa polipo e viceversa, come andare avanti e indietro nel tempo con la DeLorean di «Ritorno al futuro», la Stargate che porta alla vita senza fine. La stanno studiando giusto per scoprire l'elisir dell'eterna giovinezza, vuoi vedere che l'infinito si nasconde in cinque millimetri di animale planctonico? Il tempo, diceva il Conte Dracula, è un abisso profondo con lunghe infinite notti: «Non avere la capacità di invecchiare è terribile. C'è peggio della morte: durare attraverso i secoli, sperimentando ogni giorno le stesse futili cose». Una tortura l'eternità. Pensa ad avere intorno Gianluca Vacchi nei secoli dei secoli..

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