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La coalizione moderata cresce nei sondaggi Tracollo democratico

Berlusconi al lavoro per portare l'alleanza oltre il 41%. E Forza Italia sorpassa la Lega

La coalizione moderata cresce nei sondaggi Tracollo democratico

Il trend positivo continua. All'indomani del voto siciliano il centrodestra si mostra sempre più attrattivo, mette nel mirino nuovi obiettivi e inizia la pianificazione in vista delle elezioni politiche e regionali del prossimo anno. Lo fa potendo contare su un patrimonio di consensi che resiste nel tempo.

L'ultima rilevazione, decisamente a tinte rosa, è quella Ipsos che gli assegna un complessivo 36,5%, con Forza Italia primo partito al 16,1%, la Lega al 15,3 e Fratelli d'Italia che sale passando dal 4,5% al 5,1%. Il centrodestra si attesta quindi oltre 7 punti sopra il Movimento Cinquestelle (29,3%) e ben 12 sopra il Pd (24,3%). Proiettando queste percentuali sui collegi, una coalizione composta da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia otterrebbe 252 seggi di cui 114 nei collegi uninominali; i grillini 173 seggi di cui 63 uninominali e una coalizione di centrosinistra formata da Partito Democratico e Alternativa Popolare 164 seggi di cui 54 uninominali. Completa il quadro il risultato della sinistra, a cui andrebbero 23 seggi.

La sensazione sempre più forte, dunque, è quella non soltanto di poter vincere ma anche di poter superare gli ostacoli posti sul cammino dalla legge elettorale e di poter governare davvero. Dentro Forza Italia si ragiona anche su quanto il partito debba crescere per assicurare al centrodestra il raggiungimento della soglia del 40-41%, di concerto con la quarta e la quinta gamba della coalizione che dovrebbero essere una aggregazione di stampo cattolico e una aggregazione laica.

Al di là delle schermaglie il clima appare molto più disteso tra i leader dopo il successo siciliano. La partita dei collegi inizierà a essere analizzata nei prossimi giorni da parte dei delegati dei vari partiti che prepareranno il terreno per l'incontro tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Nel vertice di giovedì con i coordinatori regionali Berlusconi - ormai in piena modalità elettorale - ha rivelato di voler essere molto presente sul territorio (e ha anche invitato la squadra dei 21 referenti regionali a recuperare la piena forma fisica). Berlusconi - che parteciperà alla conferenza programmatica di fine novembre a Milano - ha anche ascoltato con attenzione i vari ragionamenti che sono stati fatti per le possibili candidature in Molise, in Friuli Venezia Giulia dove la Lega spinge sul nome di Massimiliano Fedriga e nel Lazio dove Sergio Pirozzi sta tentando una fuga in avanti, ma dove si cercherà una soluzione condivisa di concerto con la coalizione (non sottovalutando comunque il potenziale del sindaco di Amatrice).

Per quanto riguarda le candidature azzurre in un comunicato viene indicato che «come è stato espressamente indicato dal presidente Berlusconi nella riunione con i Coordinatori Regionali di Forza Italia, tutti gli uscenti saranno ricandidati e le scelte delle nuove candidature saranno affidate a un tavolo presieduto dallo stesso presidente Berlusconi sulla base di istruttorie predisposte dai Coordinatori Regionali.

La Commissione inizierà a riunirsi soltanto dopo che saranno definiti i collegi previsti dalla nuova legge elettorale», quindi a fine novembre.

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