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Conte ora è tranquillo: "La fuga dal M5S non fermerà il governo"

Il presidente del Consiglio dice di non temere ripercussioni sull'esecutivo: "Le discussioni grilline non avranno nessun effetto sul cronoprogramma"

Conte ora è tranquillo: "La fuga dal M5S non fermerà il governo"

Gli sforzi di Giuseppe Conte adesso sono incentrati nella definizione dei dossier che riguarderanno il rilancio dell'azione di governo: il presidente del Consiglio sarà dunque chiamato a individuare anche il metodo mediante cui dialogare con le delegazioni dei partiti della maggioranza. Ma non solo: un tassello fondamentale sarà quello di coinvolgere tutti i leader delle compagini. Tra questi anche Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti, che nella giornata di ieri hanno tenuto un vertice a palazzo Chigi per parlare della situazione politica generale e per avviare i discorsi relativi alla definizione dei prossimi obiettivi dei giallorossi.

Come riporta il Corriere della Sera, il premier si dice puuttosto tranquillo nonostante le varie fibrillazioni all'interno del Movimento 5 Stelle: "Le questioni in sospeso non possono distogliere nessun componente della maggioranza dall'obiettivo di rilancio del Paese. Sarebbe imperdonabile oltre che incomprensibile. Le notizie che riguardano alcuni parlamentari non avranno alcuna ripercussione né sulla tenuta né sul cronoprogramma del governo". L'avvocato dunque ha una visione molto ottimistica, forse eccessivamente positiva: mentre è sicuro di non dover domare nuovamente il fuoco per ulteriori crisi, continua il movimento di deputati e senatori verso altri gruppi.

Situazione in Medio Oriente

Il capo del governo nel frattempo è preoccupato per un'escalation delle situazione in Medio Oriente che potrebbe coinvolgere anche i nostri soldati, dal Libano all'Iraq. Conte sta ancora tessendo una serie di contatti internazionali che - nelle prossime ore - potrebbero interessare anche Angela Merkel e il presidente dell'Iraq. La posizione di palazzo Chigi è chiara: sostenere fortemente "un ruolo unitario dell'Unione europea, che possa parlare con una voce sola" al fine di incrementare notevolemente il peso diplomatico del Vecchio Continente.

Inoltre dalla Farnesina fanno filtrare un'attività diplomatica del nostro Paese che sta lavorando "per evitare un'escalation" su cui Conte nutre una "forte preoccupazione". Dal suo staff fanno sapere che il premier "si sta prodigando affinché l'Europa possa esercitare tutto il proprio peso diplomatico per evitare sviluppi imprevedibili e vanificare così tutti gli sforzi per stabilizzare l'area". Il tutto ponendo la massima attenzione nei confronti "dei nostri militari nella regione".

Sulla preoccupazione dell'avvocato però ha ironizzato il leader della Lega Matteo Salvini: "Conte preoccupato? No, ignorato e assente, mentre in Libia l'Italia perde credebilità e terreno a vantaggio di Francia e Turchia, un potenziale disastro per il nostro Paese, dal punto di vista dell'economia, dell'energia, della sicurezza e dell'immigrazione".

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